Il telelavoro diventi una prassi - QdS

Il telelavoro diventi una prassi

redazione

Il telelavoro diventi una prassi

sabato 29 Febbraio 2020

Roma – L’emergenza di questi giorni, grazie ad un sollecito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sullo smart working, mostra come, in un batter d’occhio, tante aziende e lavoratori nelle regioni interessate abbiano attuato un telelavoro d’emergenza.

Possiamo stimare che stiano lavorando da casa quasi un milione di lavoratori che prima non lo facevano mai o quasi, quasi il doppio di quelli che lo fanno di solito in Italia. Un gap pesante rispetto al nord Europa dove il 25/30% dei lavoratori lo fa in mobilità/distanza rispetto a poco più del 5% in Italia.

Non è un caso che nelle sei regioni interessate dal decreto (Emilia Romagna, Friuli, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria) operino 80mila dei 113mila dirigenti privati italiani. Questo spiega come tante aziende siano riuscite a fare questo shift così rapidamente, seppure con un innegabile calo produttivo che ci sta mettendo in ginocchio.

“Finita l’emergenza – dice Guido Carella, presidente Manageritalia – facciamo in modo che la lezione serva a cambiare mentalità, a indicarci come innovare prassi e norme per arrivare, sempre tutelando il lavoro, anzi facendolo certo meglio e di più, anche nell’ottica di favorire lo sviluppo, al lavoro del futuro. Dove il telelavoro, che stiamo facendo in quest’emergenza diventi davvero smart working, ma ancor più di un lavoro generalmente organizzato in modo più intelligente grazie alle nuove tecnologie e anche a una managerialità più diffusa”.

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