Terza ondata, giovedì si decide sulla Sicilia zona rossa - QdS

Terza ondata, giovedì si decide sulla Sicilia zona rossa

Luigi Ansaloni

Terza ondata, giovedì si decide sulla Sicilia zona rossa

martedì 12 Gennaio 2021

Attualmente la Sicilia è in zona arancione ma rischia il rosso, visto che si parla di passaggio per questo tipo di restrizioni per le regioni che denuncino 250 nuovi casi a settimana ogni 100mila abitanti

Il destino della Sicilia e non solo, per quanto riguarda le restrizioni nelle prossime settimane, si deciderà con ogni probabilità giovedì.

Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per giovedì mattina una nuova riunione con le Regioni, l’Anci e l’Upi per fare il punto sulle misure che andranno nel nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio.

Il livello di allarme è altissimo. “Nel corso di un colloquio telefonico con il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, ho avuto modo di confermare che, anche in vista dell’emanazione a livello nazionale dei nuovi parametri di classificazione dei vari territori”, ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggeri Razza.

“Stiamo già monitorando tutti i distretti sanitari e i relativi comuni di pertinenza, secondo quanto segnalato anche dal Comitato tecnico scientifico. Del resto – sottolinea l’assessore -, la posizione espressa più volte dal presidente Musumeci è chiara: in Sicilia occorre adottare ogni più ampia ed utile misura di contenimento del contagio da Coronavirus”.

LA SITUAZIONE IN SICILIA

Attualmente la Sicilia è in zona arancione ma rischia il rosso, visto che si parla di passaggio per questo tipo di restrizioni per le regioni che denuncino 250 nuovi casi a settimana ogni 100mila abitanti.

Questo è il nuovo criterio che si pensa di inserire nel dpcm che entrerà in vigore dal 15 gennaio. Un criterio rilevante che fa il paio con l’abbassamento delle soglie.

In zona rossa si finirebbe immediatamente con un indice Rt di 1,25 mentre in ona arancione con un rt di 1. Sotto uno si starebbe in zona gialla e sotto 0.5 in zona bianca ovvero tutto aperto.

Se andassimo ad applicare questo parametro a livello provinciale poi, sarebbero già tre le province da “bollino rosso”, ovvero Messina (con la città già in zona rossa) con 317 contagi per 100 mila abitanti, Catania (274) e Siracusa (271). Palermo è al limite con 244.

Guardando ai numeri, almeno gli ultimi report noti, la Sicilia ha pero’ un rt di 0.99 che la collocherebbe in zona gialla ma a ridosso dell’arancione. Confusione su confusione, insomma

A COSA LA SICILIA VA INCONTRO

Se passeranno le ultime indicazioni, fonti riferiscono inoltre che ci sarà una stretta sulla movida, con il divieto di asporto per i bar dopo le 18 e anche i negozi potrebbero chiudere.

Tra le norme da inserire nel provvedimento, anche la proroga della regola sulle visite private per sole due persone esclusi però gli under 14.

Tra le altre misure ormai certe il divieto di spostamento tra regioni anche se gialle e l’introduzione di una zona bianca” per le regioni che potranno contare un Rt sotto lo 0,50, obiettivo che al momento non sembra facilmente raggiungibile.

Nessuno spiraglio sembra esserci per la riapertura per piscine, palestre, anche se su questi temi nelle prossime ore ci sarà una riunione del Cts. Qualche speranza in più per i musei (ma solo nelle zone gialle), rimangono chiusi i cinema. Rimarrà il coprifuoco dalle 22 alle 5.

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