Sono state 250 le persone che hanno voluto partecipare alla gita a bordo di antiche vetture anni ‘30 Centoporte e Corbellini anni ‘50, trainate da una locomotiva elettrica, da Palermo verso i templi di Agrigento e i vicoli della Vigata letteraria di Camilleri. Alla scoperta dell’isola delle meraviglie, un luogo incantato e dalla storia millenaria, in cui è possibile andare indietro nel tempo fino agli albori della civiltà occidentale.
Da Palermo a Porto Empedocle in treno storico, per l’unico appuntamento del 2021, tra il piacere di un viaggio fuori dal tempo e la bellezza di osservare un panorama suggestivo. Promosso dalla Fondazione Fs italiane, con la collaborazione di Treno Doc, associazione Kaos, Archeoclub d’Italia Agrigento, il treno storico è partito da Palermo Centrale e attraversando il cuore della Sicilia è arrivato fino ad Agrigento Bassa da cui si dirama l’ottocentesca Ferrovia dei Templi che attraversa il Parco Archeologico e arriva fino al porto.
Alla fermata Tempio di Vulcano, i viaggiatori hanno potuto trascorrere la giornata tra le rovine dell’antica Akragas ed il meraviglioso Giardino della Kolymbethra accompagnati dalle guide del FAI. Il treno ha poi proseguito la sua corsa fino alle stazioni di Porto Empedocle Centrale (visitabile a richiesta a cura dell’associazione Ferrovie Kaos) e Porto Empedocle Succursale. Qui i viaggiatori sono stati accolti dalle guide dell’Archeoclub d’Italia Agrigento e hanno partecipato ad una escursione nei luoghi della Vigata di Andrea Camilleri e tra i vicoli che hanno segnato l’infanzia e la gioventù di Luigi Pirandello. Il percorso si è concluso con l’evento nazionale Archeoclub intitolato” Chiese aperte”, giunto alla sua XXVII edizione.
“Oggi attraversiamo tutta la Sicilia dal Tirreno al Mediterraneo ed è proprio questa la bellezza del treno storico con le carrozze degli anni 30 e 50. Possiamo fare un viaggio lento, a 80 Km orari possiamo ammirare il panorama dinamico che ci scorre davanti agli occhi, possiamo sentire tutti i profumi sprigionati dalle campagne siciliane. Questo tipo di turismo è un volano per la Sicilia ed è quindi necessario valorizzarlo” ha dichiarato Daniele Fucarino, presidente dell’Associazione “TrenoDoc” di Palermo.
Sonia Sabatino