Truffa ai danni dell’Ue in agricoltura, sequestro da 535 mila euro nell'ennese - QdS

Truffa ai danni dell’Ue in agricoltura, sequestro da 535 mila euro nell’ennese

redazione

Truffa ai danni dell’Ue in agricoltura, sequestro da 535 mila euro nell’ennese

mercoledì 04 Marzo 2020

Il provvedimento emesso dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell’operazione Terre di nessuno. Accertata dagli investigatori “la totale assenza di qualsivoglia investimento” all’interno delle aree interessate

Un provvedimento di sequestro preventivo riguardante contributi comunitari indebitamente percepiti – per un importo di 535.000 euro – è stato emesso dalla Guardia di Finanza di Enna.

Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria, nel contesto dell’operazione Terre di nessuno, avviata contro le frodi sugli aiuti all’agricoltura, è intervenuto nei confronti di un fittizio imprenditore agricolo dell’hinterland catanese, operante nel comune di Valguarnera Caropepe, responsabile dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso.

“Il sistema fraudolento – hanno scritto i finanzieri – disvelato dalla Procura della Repubblica di Enna, diretta da Massimo Palmeri, già oggetto di pregresse investigazioni, prevede la falsa attestazione di un titolo di conduzione di terreni accompagnato dai cosiddetti ‘titoli di aiuto’, spesso di provenienza delittuosa, quali chiavi di accesso ai finanziamenti diretti al sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura nel territorio”.

L’analisi della corposa documentazione acquisita, corroborata da indagini finanziarie e verifiche sui luoghi interessati, ha permesso di accertare, come evidenziato dalle Fiamme Gialle, “la truffa perpetrata ai danni dello Stato e la totale assenza di qualsivoglia forma di investimento nelle aree agricole interessate”.

Quest’ultima attività riprende i precedenti sequestri operati dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Enna, sempre su delega della locale Autorità giudiziaria, nel contesto dell’operazione Terre di nessuno che, solo degli ultimi 12 mesi, ha fatto registrare l’emissione di provvedimenti ablativi per 3.297.000 euro circa. Le operazioni di servizio hanno avuto la propria genesi nella provincia di Enna e si sono articolate nei territori dei “Nebrodi”, interessando le provincie di Messina, Palermo e Catania.

“Le indagini effettuate – hanno concludo dalla GdF – si inseriscono nel più ampio dispositivo messo in atto dal Comando provinciale di Enna, in aderenza alle direttive strategiche stabilite dal Comando Generale volte alla salvaguardia dei Bilanci locali, nazionali ed europei, e al contrasto di tutte le dinamiche delittuose in grado di alterare l’economia agricola locale, rispettosa delle regole del settore, per assicurare opportunità ed occasioni di lavoro in termini di sviluppo sociale.

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