Tumore del colon retto, a Catania test su sangue occulto in farmacia - QdS

Tumore del colon retto, a Catania test su sangue occulto in farmacia

redazione

Tumore del colon retto, a Catania test su sangue occulto in farmacia

mercoledì 14 Ottobre 2020

CATANIA – Potenziare la gestione delle attività di screening per la prevenzione del tumore del colon retto e migliorare l’accesso al servizio per l’utenza con il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci fatto attraverso le farmacie. Sono gli obiettivi del protocollo d’intesa fra Asp di Catania, Federfarma, Associazione distributori farmaceutici (Adf) e Federfarma servizi, siglato alla direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale etnea.

Uomini e donne d’età compresa tra 50 e 69 anni riconsegnano il kit alla farmacia che, attraverso i propri corrieri dei distributori farmaceutici, lo fa pervenire al laboratorio di analisi dell’Asp centralizzato. Se il test è normale l’utente riceve il referto a casa. Se il test è positivo, ovvero vengono rilevate tracce di sangue, l’assistito viene chiamato per effettuare l’esame di approfondimento, la colonscopia. Tutto il percorso è gratuito, non occorre la richiesta del medico di medicina generale. Inoltre, se non si è ricevuta la lettera di invito ci si può presentare direttamente in farmacia per ritirare il kit esibendo la propria tessera sanitaria.

“Grazie a questa ulteriore sinergia con Federfarma e con i Distributori intermedi – spiega il dg dell’Asp Maurizio. Lanza – sono sicuro che l’attività di prevenzione oncologica possa avere una nuova spinta propulsiva, fornendo la possibilità alla popolazione target di partecipare allo screening del colon retto, attraverso le Farmacie, con modalità di accesso semplici e attraverso strutture capillarmente diffuse nel territorio”.
“La collaborazione con Federfarma a supporto delle attività di prevenzione nella provincia – ha continuato – ha consentito di raggiungere importanti risultati negli ultimi anni. Dal 2017 al 2019 sono stati effettuati circa 34.500 test e sono stati diagnosticate oltre 600 lesioni precancerose e cancerose. Questa rete si è ulteriormente consolidata con il contributo e l’impegno dei medici di medicina generale, che rimangono fulcro dell’assistenza territoriale e che sono elemento determinante per l’aumento dell’adesione alle attività di prevenzione”.

“Ai cittadini dico: dedicare alle attività di prevenzione pochi minuti del proprio tempo può salvare la vita. Se il tumore viene diagnosticato in tempo è possibile curarlo efficacemente e guarire”.

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