Milano, 11 nov. (askanews) – In una città che corre, a volte serve un tram per fermarsi. E per viaggiare senza partire. Dal 17 al 23 novembre, a Milano, un convoglio della linea urbana diventa “Saudi Travel Lounge”: un tram vestito d’Arabia, con luci calde, tappeti, aromi e una calligrafa che scrive i nomi dei passeggeri su cartoline color sabbia.
L’iniziativa è firmata da Saudi – Benvenuti in Arabia, l’ente del turismo del Regno, che ha scelto di trasformare il tragitto quotidiano in un piccolo rito di ospitalità, l’Hafawa, quella che nel mondo arabo è considerata un’arte. Si sale, si trovano datteri sul tavolino, profumo di cardamomo nell’aria, qualcuno racconta storie di AlUla, la città di pietra nel deserto, o del nuovo Mar Rosso saudita che il turismo vuole reinventare.
Fuori scorrono le vie di Milano, dentro il viaggio è tutto mentale. Un esperimento curioso di promozione turistica, su un tram che va incontro alle persone, come se la destinazione si fosse messa in cammino per farsi conoscere.
In piazza Castello, una pensilina offrirà caffè arabo e immagini di dune e moschee. A Largo Cairoli, altre due fermate racconteranno le meraviglie del deserto e della costa. L’esperienza è gratuita, il messaggio è chiaro: l’Arabia Saudita vuole mostrarsi diversa da come il mondo l’ha sempre immaginata più aperta, più accogliente, più pronta al dialogo.
Per una settimana, tra un biglietto obliterato e una fermata dimenticata, Milano sarà il punto d’incontro tra due mondi lontani. Un tram come metafora perfetta: va piano, ma arriva ovunque.

