Il sindaco Panebianco, intervistato in esclusiva dal QdS, ha tracciato un bilancio del suo primo anno di attività alla guida del Municipio e fissato gli obiettivi per lo sviluppo del borgo
MALVAGNA (ME) – È giunto a compimento il primo anno di Amministrazione del sindaco Nino Panebianco. Ne abbiamo approfittato per raccogliere alcune considerazioni del primo cittadino sul borgo alcarantino e lanciare contestualmente uno sguardo sul futuro della comunità.
Innanzitutto qual è il bilancio dell’anno appena trascorso?
“Siamo intervenuti sulla situazione finanziaria dell’Ente, venendo a monte della reale situazione debitoria, predisponendo uno schema di Rendiconto al 31/12/ 2020 che sancisce l’effettivo passivo del Comune. Nel settore sociale abbiamo dato la possibilità alla popolazione di sottoporsi a esami clinici in loco, abbiamo reso utilizzabile il defibrillatore che era stato dato in dotazione al Municipio e stiamo predisponendo la messa in funzione della pista di elisoccorso. Queste iniziative nascono soprattutto dall’esigenza di colmare la notevole distanza dai presidi ospedalieri. Per la tutela del patrimonio e dell’ambiente, invece, è stata inaugurata la delegazione di Protezione civile”.
I piccoli borghi come Malvagna negli ultimi anni si sono sempre più spopolati. Cosa si può fare per fermare questo trend?
“Servirebbe un processo di defiscalizzazione per imprese e investitori. In merito peroriamo l’iniziativa delle Zone franche montane per la perimetrazione delle aree siciliane sopra i cinquecento metri, in cui si potrebbero adottare degli sgravi fiscali. Inoltre ci stiamo adoperando per la costituzione di una comunità energetica che possa dare al Comune la possibilità di assistere le famiglie bisognose e virtuose attraverso l’abbattimento dei costi dell’energia elettrica. Stiamo predisponendo anche un nuovo Piano regolatore generale per ampliare le aree di costruzione del centro abitato”.
L’economia del paese è tradizionalmente basata su agricoltura e allevamento, ma ultimamente si è registrata la nascita di attività nel settore turistico-ricettivo. Cosa ci può dire su questo fenomeno?
“Nell’ultimo decennio abbiamo assistito all’incremento del settore turistico ed esistono già da qualche anno diverse realtà che hanno dato vita ad attività ricettive ed enogastronomiche, evidenziando il grande interesse dei visitatori verso piccoli borghi come il nostro”.
In ambito culturale Malvagna si è ritagliata uno spazio importante l’estate scorsa con il premio Cuba Bizantina, che si affianca ad altre iniziative religiose ed artistiche, ai percorsi naturalistici e alla presenza dell’antico Convento dei Frati minori che, se valorizzato, potrebbe diventare di maggiore interesse. Cosa ci può dire in tal senso?
“Diverse persone e associazioni si impegnano per valorizzare il patrimonio culturale, recentemente per esempio abbiamo presentato opere letterarie di autori locali. Il Premio Cuba Bizantina invece ha riconosciuto molte eccellenze siciliane ed è stato un momento di valorizzazione della sicilianità e del paese, un’iniziativa che sarà ripetuta. Infine, il Convento dei Frati minori è un complesso monumentale cui va data attenzione, perché attraverso un restauro si potrebbe dare una collocazione anche di natura turistico-ricettiva”.
Qual è attualmente la situazione infrastrutturale e dei collegamenti e quali interventi migliorativi sarebbero necessari?
“Abbiamo completato le opere già in essere e predisposto la progettazione di nuove, come l’ammodernamento della rete idrica e fognaria e la realizzazione di una compostiera di comunità per i rifiuti organici. Inoltre in Municipio abbiamo modernizzato gli impianti di climatizzazione e ultimato l’iter per l’istallazione di un ascensore e stiamo predisponendo dei tavoli tecnici per la bonifica della discarica e individuato un’area urbana dove installare un impianto fotovoltaico”.
Quali sono le prospettive per il proseguo dell’attività amministrativa?
“Sarà necessario ragionare in maniera territoriale, a tal proposito, grazie all’ausilio del Parco fluviale dell’Alcantara. Abbiamo intrapreso percorsi che vedono il coinvolgimento di tutti i Comuni alcantarini, soprattutto per puntare a un ammodernamento degli impianti di depurazione”.
Luca Basilio Bucca