Uccide il padre accoltellandolo nel sonno, arrestato - QdS

Uccide il padre accoltellandolo nel sonno, arrestato

redazione web

Uccide il padre accoltellandolo nel sonno, arrestato

sabato 29 Agosto 2020

Il fatto è avvenuto la scorsa notte a Spadafora, nel Messinese. L'assassino è un giovane di vent'anni che pare non sopportasse la convivente del genitore, presente in casa al momento del delitto insieme con l'altro figlio dell'uomo, diciassettenne

Un giovane di vent’anni, Gabriele Mollica, è stato arrestato per aver ucciso il padre Pierluigi, di 59 anni, con ventitré coltellate mentre l’uomo dormiva nel suo letto nella loro casa di Spadafora, nel Messinese.

Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, che indagano coordinati dal procuratore di Messina, Maurizio De Lucia, il giovane ha aggredito nel sonno il padre colpendolo con alcuni fendenti.

La vittima ha provato a difendersi ingaggiando una colluttazione con il figlio.

Nell’abitazione al momento del delitto c’erano anche la convivente dell’uomo e il figlio più piccolo della vittima, un diciassettenne.

Il cugino, non accettava la nuova compagna

“Mi sono svegliato di soprassalto, ho sentito gridare la compagna di mio zio e sono andato nella villetta accanto la nostra e l’ho visto in un lago di sangue”.

Così un nipote ricostruisce la notte di tragedia a cui ha assistito, con suo cugino che ha assassinato il padre.

“Ho chiamato subito ambulanza e carabinieri – ricorda – ma non c’è stato alcunché da fare per mio zio. Per la nostra famiglia è una tragedia”.

“Ho chiesto a mio cugino perché lo avesse fatto – aggiunge -, ma era sotto shock e mi ha detto: ‘Cosa ha fatto lui non io'”.

“Purtroppo – conclude – la verità è che non aveva mai accettato che mio zio si fosse separato dalla moglie e si fosse rifatto una vita. E non voleva che la nuova compagna stesse con loro in casa. Tanto è vero che non voleva mai mangiare a casa e veniva da noi e dagli altri parenti a pranzare e cenare”.

Il cugino, “Un bravo ragazzo”

Il cugino ha definito Gabriele Mollica “un bravo ragazzo”.

“Aveva dei problemi sì – ha detto -, passava il suo tempo con i videogames, ma non è mai stato violento. Di solito lui e il fratello stavano con la madre. Quest’anno però è voluto venire a Spadafora: si sono trasferiti a luglio”.

Mio zio – ricorda – ripeteva che non era facile gestirlo perché era nervoso. Io e gli altri familiari gli dicevamo di stare attento, ma mai avremmo pensato che potesse ucciderlo. Siamo esterrefatti e increduli. Mio zio era una bravissima persona e voleva molto bene a Gabriele e a suo fratello, e viziava mio cugino in tutti i modi. Mai pensava lo avrebbe aggredito…”

Militari dell’Arma sono intervenuti dopo una chiamata al 112 arrivata dal cugino dell’assassino.

Il giovane è stato trovato in stato confusionale, con i vestiti sporchi di sangue ed è stato dichiarato in arresto.

Poi è stato portato in ospedale per essere medicato delle ferite che ha riportato nella colluttazione con il padre. Quando sarà dimesso sarà sentito dai magistrati.

Sul posto è intervenuto anche personale del 118, ma l’uomo era già deceduto.

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