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Una rete contro le violenze di ogni genere promossa dal Comune di Catenanuova

CATENANUOVA (EN) – Dopo gli eventi dello scorso 1 aprile, quando il marito Filippo Marraro ha ucciso la moglie Loredana Calì, e per prevenire ulteriori atti di violenza contro le donne, fenomeni di bullismo e delinquenziali giovanili è stata realizzata in paese un’apposita rete fra le istituzioni locali.

“L’iniziativa – ha spiegato il vice sindaco Rita Papa, promotrice di questo progetto sociale e culturale – è maturata soprattutto a seguito del femminicidio avvenuto a Catenanuova lo scorso 1 aprile e si prefigge di scandagliare tutti gli strati sociali della popolazione con l’intento di soffocare sul nascere, nella fase del loro deleterio germoglio, ogni azione che si discosti dalla pacifica convivenza sociale, familiare e scolastica, nonché dal rispetto delle regole del vivere civile e sereno”.

“Questa nuova rete – ha aggiunto – composta da tutte le istituzioni locali col sostegno di alcune esterne e specializzate nel settore, si riunirà periodicamente nella sede municipale e verificherà i vulnus che emergeranno in ogni segmento della popolazione e in ogni ambito sociale, culturale e civile con l’intento di intervenire preventivamente ed educativamente”.

Della rete di protezione sociale voluta dal vice sindaco con delega ai Servizi sociali fanno parte il Comune, la scuola, la Chiesa, la Polizia municipale, i Carabinieri, associazioni culturali, sportive e agenzie educative locali, nonché rappresentanti dell’associazione Donne insieme e del gruppo Etnos di Colli degli Erei (di recente inaugurato a Centuripe da don Mazzi). Inoltre, si avvarrà anche del progetto Restart a cui il Comune di Catenanuova ha aderito alcuni mesi fa per la tutela e protezione delle donne e minori vittime di violenza e maltrattamenti.

Una fitta rete di collaborazione per rafforzare il sistema dei servizi territoriali. “Organizzeremo – ha annunciato Papa – eventi di sensibilizzazione, coinvolgendo i cittadini, le scuole e le associazioni al fine di creare e realizzare sinergie locali positive. In tal senso un ruolo essenziale, hanno la comunicazione, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione del tessuto sociale, culturale, istituzionale e dell’associazionismo, nonché dell’opinione pubblica”.