Cultura, l’Università di Catania mette in mostra i suoi “tesori” - QdS

Cultura, l’Università di Catania mette in mostra i suoi “tesori”

redazione

Cultura, l’Università di Catania mette in mostra i suoi “tesori”

giovedì 14 Ottobre 2021

In occasione delle Giornate Fai si potranno visitare le sale del Rettorato nel palazzo centrale, il Museo di Zoologia e quello dei saperi e delle mirabilia siciliane

CATANIA – L’Università di Catania aprirà al pubblico anche le sale del Rettorato del Palazzo centrale in occasione delle Giornate Fai di Autunno. Un’occasione per poter ammirare il gonfalone dell’Almo Studio, la “mazza del rettore” e i vassoi in argento donati dalle dame catanesi all’ateneo in occasione delle celebrazioni del V centenario dalla sua fondazione nel 1434. Nelle sale del Rettorato sarà possibile visionare anche documenti storici e i ritratti dei docenti e personaggi illustri catanesi che hanno svolto un ruolo importante nella storia dell’ateneo.

Una visita – in programma domenica 17 ottobre dalle 9 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19 – organizzata nell’ambito delle Giornate Fai di Autunno che sono state presentate ieri nell’aula magna del Palazzo centrale alla presenza del capo delegazione Fai di Catania Maria Donata Licata, degli assessori comunali Barbara Mirabella e Enrico Trantino, delle docenti Germana Barone e Pinella Di Gregorio, delegate al Sistema museale d’Ateneo e al Sistema bibliotecario di Ateneo, e del capo gruppo Giovani Fai di Catania Martina Palumbo.

L’Università di Catania aprirà ai visitatori anche il Museo di Zoologia di via Androne 81 (sabato 16 ottobre, dalle 9 alle 13), la più importante struttura museale dedicata al mondo animale presente nella Sicilia orientale e uno dei rari esempi di musei naturalistici in tutto il meridione d’Italia. Ed, inoltre, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane al Palazzo centrale (domenica 17 ottobre, dalle 9 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19) in cui è possibile ammirare un assaggio delle collezioni artistiche, scientifiche e antropologiche custodite nei vari dipartimenti dell’Ateneo, tra cui il Palaeoloxodon Falconeri, una specie endemica proprio per la sua inusuale statura, e la mostra dedicata al vulcano Etna, a cura della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania.

“Occasioni come queste confermano come le collaborazioni instaurate tra i vari enti e associazioni producano risultati proficui in termini di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della tutela del patrimonio storico e ambientale del territorio etneo” ha sottolineato in una nota il rettore Francesco Priolo.

Proprio sulla sinergia tra istituzioni e associazioni si è soffermata anche la prof.ssa Germana Barone che ha sottolineato “come grazie a queste collaborazioni è possibile valorizzare e rilanciare ulteriormente il patrimonio culturale di Catania”. Sulla stessa linea anche la prof.ssa Pinella Di Gregorio che, invece, ha sottolineato “l’importanza delle collaborazioni che, in questo caso, è testimoniata e rafforzata anche dalla convenzione stipulata con il Fai Catania finalizzata a valorizzare il patrimonio culturale e la cultura scientifica con importanti opportunità di crescita formativa per gli studenti dell’ateneo che potranno così ampliare le conoscenze e le occasioni di studio e ricerca sui temi del turismo e della promozione dei beni culturali e del territorio”.

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