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Vaccini anti-Covid agli adolescenti, 3 ragazzi su 4 favorevoli

Vaccini per gli adolescenti, magari somministrati prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. È questo l’obiettivo per il Governo Italiano, per rendere ancora più sicuro il rientro in sicurezza degli studenti per il prossimo anno scolastico. Ma i ragazzi e le ragazze, come la pensano a riguardo? Sono favorevoli o contrari alle vaccinazioni? La risposta in un sondaggio realizzato da “Skuola.net” in cui si evince che 3 studenti su 4 sarebbero favorevoli.

L’Italia sarebbe pronta a somministrare vaccini agli adolescenti, ma subito dopo l’ok dell’Ema, che dovrebbe arrivare per metà giugno.

La FDA, Food and Drug Administration, l’autorità statunitense in materia di farmaci, ha già autorizzato l’uso del siero Pfizer-BioNTech per la fascia d’età 12-15 anni negli Stati Uniti. Non solo, pare che l’azienda farmaceutica partirà con gli studi clinici per la fascia di età 2-11 anni nonché per i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni.

Secondo la ricerca effettuata insieme al Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università “Sapienza” di Roma, su un campione di 5313 ragazzi tra gli 11 e i 30 anni, è emerso che circa il 75% si dichiara a favore del vaccino anti-Covid.

Tra i restanti, comunque, il 10,1% al momento propende per il ‘no’ ma non esclude che, in futuro, potrebbe cambiare idea, e l’8,7% dice di non essersi ancora fatto un’opinione a riguardo. Alla fine, dunque, appena il 6,7% mostra l’assoluta intenzione di non sottoporsi al vaccino.

La principale motivazione per tale disponibilità è la consapevolezza della gravità della situazione (38%), che in molti casi hanno potuto toccare con mano attraverso le vicende di famigliari e conoscenti. Subito dopo viene la percezione che i benefici prodotti dai vari vaccini sin qui autorizzati superino di gran lunga i rischi (23%). Parecchi, però, lo farebbero soprattutto per avere una garanzia in più che i propri cari non si ammalino di Covid-19: a dirlo è il 21,5% dei favorevoli.

Interessante anche la tempistica con cui i giovani vorrebbero vaccinarsi. Poco meno della metà (47,9%) si candiderebbe non appena finita la fase di protezione delle persone più “fragili”, considerata prioritaria. Ma poco più di un terzo (35,7%) non aspetterebbe così a lungo e sarebbe pronto a farlo il prima possibile.