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Vaccini, domani in Sicilia somministrazioni anche in chiese

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Vaccini, domani in Sicilia somministrazioni anche in chiese

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venerdì 02 Aprile 2021

Accordo tra Conferenza episcopale siciliana e assessorato alla Salute, in ciascuna parrocchia non potranno essere somministrate più di 100 dosi di AstraZeneca a persone di età tra 69 e 79 anni

Circa 500 chiese aperte domani in Sicilia, non
soltanto per la giornata del Sabato Santo, ma anche per somministrare vaccini.
E’ il frutto dell’accordo tra la Conferenza episcopale siciliana e l’assessorato
alla Salute della Regione
che prevede l’utilizzo dei locali delle
parrocchie delle diocesi dell’isola come “punto vaccinale di
popolazione”.

In ciascuna parrocchia non potranno essere somministrate più di 100 dosi di vaccini AstraZeneca a persone di età compresa tra 69 e 79 anni. E’ necessario un minino di 50 prenotazioni per chiesa. In ogni centro sarà presente un medico, un infermiere e un amministrativo per compilare i moduli.

Nel protocollo è inclusa la dichiarazione di esonero della
parrocchia da ogni forma di responsabilità in caso di conseguenze direttamente
riconducibili agli effetti sanitari della somministrazione del vaccino. “I
vescovi di Sicilia – afferma il presidente della Conferenza episcopale
siciliana e arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina – siamo
lieti di trovarci in sintonia con la disponibilità manifestata dal cardinale
Gualtiero Bassetti
, presidente della Cei, di mettere a disposizione per le
vaccinazioni luoghi non liturgici, come pure con il piano nazionale della capillarizzazione
delle vaccinazioni nel territorio.

Per noi pastori delle Chiese di Sicilia – aggiunge mons.
Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie proposta
dalle autorità regionali vuole essere un messaggio di speranza che intendiamo
inviare alla vigilia della Pasqua.

E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà
verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa, che al
seguito di Gesù, medico dei corpi e delle anime, vuole essere una
comunità che promuove la salute delle persone.

Infatti, questo gesto raggiunge, in particolare, gli anziani
e chi vive nelle periferie della nostra terra, a cominciare dei piccoli paesi,
dove coloro che devono fare la profilassi sono costretti a spostarsi per decine
di chilometri. Alle persone che beneficeranno di questa iniziativa – chiosa
mons. Gristina – come pure ai tanti sacerdoti che hanno prontamente messo a
disposizione i locali, ai medici designati dalle Asp e collaboratori che
presteranno il loro servizio in questi centri, rivolgiamo più affettuosi auguri
per la Santa Pasqua”.

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