Come era ormai chiaro a tutti, il precedente piano vaccini in Italia e in Sicilia è stato letteralmente buttato nella spazzatura dai ritardi dei vari fornitori in tutto il mondo, ma la vera notizia è che la nuova programmazione potrebbe essere anche migliore della precedente. Forniture permettendo, ovviamente.
IL NUOVO PIANO
Cambia come detto tutta la fase 2, cioè i turni previsti da metà marzo in poi. Verrà anticipata la vaccinazione delle categorie che presentano patologie gravi da aver compromesso un organo vitale. Ma il calendario verrà modificato soprattutto per inserire anche le dosi di AstraZeneca.
I vaccini Pfizer e Moderna saranno somministrati a over 80 e ai più fragili, quello di AstraZeneca al di sotto dei 55 anni a personale scolastico docente e non docente, forze armate e di polizia, personale carcerario e detenuti. Sono le linee di rimodulazione del piano vaccinale emerse nell’incontro di oggi tra governo Regioni, secondo quanto si apprende.
Si tratta rispettivamente della fase 2 e 3 della campagna, che entreranno nel vivo dopo l’arrivo lunedì del primo carico di dosi di Astrazeneca. S
econdo quanto riferito c’è accordo unanime Stato-Regioni sulla distribuzione dei 3 vaccini oggi disponibili.
Obiettivo del piano nazionale vaccino così come rimodulato nella riunione Governo-Regioni è somministrare 2 milioni di dosi a febbraio, 4 milioni a marzo e 8 milioni ad aprile, secondo quanto si apprende, per un totale di 14 milioni di dosi in un trimestre.
IN SICILIA
L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, sta provando ad avviare la vaccinazione degli anziani. C’è anche una data, il 20 febbraio, quando gli over 80 non autosufficienti verranno convocati dalle Asp, gli altri potranno prenotarsi e recarsi nelle sedi vaccinali successivamente, anche attraverso le Poste, come spiegato nei giorni precedenti.
Nell’Isola potrebbe esserci pero’, nella fase successiva, una sorta di “binario parallelo”, ovvero gli under 55 insieme agli over 80 (ma solo sul finire delle vaccinazioni di quest’ultimi), ma non solo: a questi infatti dovrebbero aggiungersi, le persone fragili e con gravi patologie e la fascia di età compresa fra i 60 e 79 anni