Variante Delta "portata dai migranti in Sicilia", l'accusa shock - QdS

Variante Delta “portata dai migranti in Sicilia”, l’accusa shock

web-la

Variante Delta “portata dai migranti in Sicilia”, l’accusa shock

web-la |
mercoledì 16 Giugno 2021

E' l'accusa che senza mezzi termini fanno esponenti politici, dopo la notizia dei 10 positivi arrivati nei giorni scorsi a Lampedusa

La Variante Delta, che sta creando allarme in Inghilterra e non solo, portata in Sicilia dai migranti. E’ l’accusa che senza mezzi termini fanno esponenti politici, dopo la notizia dei 10 positivi arrivati nei giorni scorsi a Lampedusa.

“Variante Delta su dieci immigrati arrivati a Lampedusa: è gravissimo, soprattutto se pensiamo che in meno di una settimana sono sbarcati in 2.500.

L’ACCUSA

Dall’inizio dell’anno contiamo 17.698 arrivi di immigrati contro i 5.637 di un anno fa e i 2.154 del 2019. Conto di avere presto un incontro sul tema col Presidente Draghi, questa estate l’Italia ha bisogno di turisti che pagano, non di barchini e barconi”, dice il leader della Lega Matteo Salvini.

“L’arrivo della variante Delta attraverso gli immigrati a Lampedusa è semplicemente scandaloso. Si tratta della cronaca di un disastro annunciato. Gli inglesi stanno pagando le conseguenze di questa variante che è capace di “bucare” più facilmente i vaccini. La paura è che il conto lo pagheremo il prossimo autunno, quando potremmo vedere vanificate le nostre speranze di un ritorno alla normalità perché c’è qualcuno che ha scambiato la Sicilia come l’hotspot dell’Europa. Basta sbarchi immediatamente. Non è solo un problema di ordine pubblico, con le enormi difficoltà della polizia a gestire questo carico immane di migranti a Lampedusa. Si tratta anche di un rischio sanitario gravissimo”, dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palermo

“L’emergenza sbarchi, ripresa con pericolosa intensità negli ultimi mesi va fermata una volta per tutte. La notizia della presenza tra gli immigrati arrivati a Lampedusa di alcuni positivi alla variante delta rappresenta l’ennesimo segnale di allarme per l’Italia che non può essere ignorato. In una fase in cui finalmente la situazione appare sensibilmente migliorata grazie ai sacrifici di questi mesi e dopo lutti e tragedie, non possiamo correre il rischio di subire l’ennesima invasione con il rischio di importare in maniera incontrollata le nuove varianti del Coronavirus.

A fronte delle verifiche effettuate su alcuni arrivi, infatti, ci sono numerosi sbarchi che sfuggono al controllo delle autorità. Per questo c’è bisogno di una politica di maggiore severità che oltre a proteggere il nostro territorio e i cittadini italiani, prevenga anche le tragedie del mare legate all’aumento di questi viaggi della disperazione. Basta sbarchi e l’Europa batta un colpo anche su questa emergenza”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di presidenza di Forza Italia.

“Mentre gli italiani sono disorientati e preoccupati sui vaccini, proseguono gli sbarchi a Lampedusa, tra i migranti anche degli affetti da ‘variante Delta’ del Covid. Notizia che preoccupa, considerando il quadro generale delle criticità sofferte dal nostro Paese”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia, Ylenja Lucaselli. “Non c’è altra soluzione oltre alla necessità di affrontare la rotta del Mediterraneo centrale e, in assenza di una iniziativa europea, il blocco navale è l’unico strumento possibile”, conclude.

LA VARIANTE AUMENTA

Dal 15 maggio al 16 giugno le sequenze della variante Delta del virus SarsCoV2 in Italia è aumentata dall’1,8% al 3,4%: è il quadro che emerge dall’analisi delle sequenze depositate dall’Italia nella banca dati internazionale Gisaid e condotta per l’ANSA dal Gruppo di Bioinformatica del centro Ceinge-Biotecnologie avanzate diretto da Giovanni Paolella. Fra gli autori della ricerca Rossella Tufano e Angelo Boccia, che precisano che le statistiche frutto dell’analisi “sono basate sulle sequenze pubblicate in Gisaid e, inevitabilmente, non possono rappresentare l’esatta diffusione del virus sul territorio”

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017