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Variante Delta, in Sicilia prima vittima under 18, è più pericolosa?

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Variante Delta, in Sicilia prima vittima under 18, è più pericolosa?

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mercoledì 28 Luglio 2021

Ha combattuto per due settimane nel reparto di terapia intensiva Covid della struttura palermitana, ma non ce l’ha fatta. Un precedente terrificante, che fa pensare

Si chiamava Ariele, la bambina di 11 anni ricoverata all’ospedale dei bambini “Di Cristina” di Palermo morta ieri a causa del Covid, ed è la prima vittima under 18 del virus in Sicilia.

Un triste primato che fa ancora più paura perchè la ragazzina aveva contratto la variante Delta del Coronavirus.

Ha combattuto per due settimane nel reparto di terapia intensiva Covid della struttura palermitana, ma non ce l’ha fatta. Un precedente terrificante, che fa pensare.

Certo, è vero: la piccola paziente che soffriva di una malattia metabolica rara, ma in Sicilia e in Italia quanti piccoli fragili ci sono? Tanti. Troppi.

L’undicenne era stata contagiata dalla sorella maggiore rientrata da un viaggio in Spagna.

Anche i genitori, non vaccinati, sono risultati positivi. La madre, dopo la tragedia, si è sfogata negando di essere una no vax, dicendo che nessuno di loro aveva avuto il tempo di vaccinarsi.

“I bambini e i soggetti fragili saranno protetti solo
quando si svilupperà l’immunità di comunità – aveva già dichiarato Desiree
Farinella, referente sanitario dell’ospedale “Di Cristina”-
 Ricordiamo che si possono vaccinare tutti i bambini dai 12 anni in su,
sia presso la nostra struttura dedicata ai bambini che presso i centri
vaccinali. In caso di soggetti fragili che non possono vaccinarsi è necessario
che i nuclei familiari siano immunizzati a loro protezione”.

“Sono vicino, come padre e come presidente, alla famiglia della piccola, che vive il dolore più grande. Ogni qualvolta il Covid spegne una vita, è una sconfitta per tutti. E non c’è consolazione, da parte nostra, nella consapevolezza di aver fatto tutto quanto nelle nostre possibilità per evitarlo. Solo il buon Dio potrà dare la forza necessaria ai genitori per andare avanti, questo è il momento del dolore e del silenzio”.

L’allarme dell’Indonesia

Sono morti centinaia di bambini per il Covid-19 in Indonesia
nelle ultime settimane, molti dei quali con meno di 5 anni: un tasso di
mortalità superiore a quello di qualsiasi altro Paese al mondo e che contrasta
con l’idea che i bambini non siano a rischio del nuovo Coronavirus. L’allarme
arriva dai medici locali, che danno diverse spiegazioni di quando sta
accadendo. I decessi, più di 100 a settimana in questo mese, si accompagnano a
una crisi pandemica in generale molto pesante: i decessi tra i bambini
coincidono infatti con un’impennata dei casi, “gonfiati” dalla
variante Delta che ha travolto il sud-est asiatico (non solo l’Indonesia, ma
anche Thailandia, Malaysia, Myanmar e Vietnam).

La Delta è più pericolosa?

Non è stata registrata una maggior patogenicità delle varianti che si sono susseguite e sono diventate dominanti (Alfa e Delta). Il numero di bambini ricoverati in Italia è veramente bassissimo e, in quei pochi casi, avere un tampone positivo è stato un riscontro quasi del tutto “occasionale” rispetto alle patologie che hanno provocato il ricovero di questi piccoli.

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