Momenti di panico a Ispica, in provincia di Ragusa, dove un ragazzo è stato accoltellato a pochi metri da piazza Santissima Annunziata.
C’è già un fermato per il terribile gesto di violenza.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un uomo – di origine straniera – avrebbe colpito il ragazzo alla vigilia della festa del Grest dell’Annunziata, per ragioni ancora da comprendere. Sul posto sono accorsi gli operatori di polizia, che hanno individuato e fermato il presunto aggressore. Il ragazzo aggredito avrebbe riportato gravi ferite ma, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita.
A raccontare l’episodio di violenza è stato, attraverso i social, il consigliere comunale Gianni Stornello: “I Grest sono una festa. Colorano la città, le voci di bambine e bambini che si rincorrono sono il suono armonico del nostro futuro. I Grest sono momenti educativi di straordinario valore e occasioni di inclusione che ci riempiono il cuore. Purtroppo ieri sera, la vigilia del Grest dell’Annunziata (vi sono iscritti circa 300 bambini) è stata macchiata da un accoltellamento. Un giovane di origini nordafricane ha fatto volare una lama all’indirizzo di un giovane ispicese, ferito seriamente ma non in pericolo di vita. L’aggressore è stato subito individuato e portato via dalle forze dell’ordine. L’episodio, gravissimo, è avvenuto nelle prime battute della movida che come sappiamo proprio nella zona di piazza SS. Annunziata trova uno dei suoi punti caldi”.
Continuando il racconto dell’accoltellamento, Stornello aggiunge: “Ci sono posti sacri che non possiamo permettere vengano violati. E non mi riferisco all’aspetto religioso. Ma alla funzione che svolgono. I luoghi dove i nostri giovani si riuniscono e si divertono sono sacri perché è lì che c’è il futuro. Chi si infiltra fra i nostri ragazzi per fini tutt’altro che educativi (spaccio, bullismo, violenze varie) non deve avere cittadinanza nei luoghi sacri dedicati ai nostri ragazzi. Occorrono controlli preventivi specifici per questi luoghi sacri, occorre che le famiglie siano certe di sapere i loro figli al sicuro e non facile preda di sconsiderati che, prima ancora di essere stranieri o paesani, sono delinquenti. E come tali vanno individuati e isolati. Alle centinaia di ragazzi che vivono la straordinaria esperienza del Grest, un buon divertimento. Gli animatori, i sacerdoti, le comunità che da oggi sono impegnati nei Grest vanno immensamente ringraziati e le istituzioni, ai vari livelli, hanno il dovere morale di non lasciarli soli e di non vanificare l’alto impegno educativo che investe sul nostro futuro”.
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