Violenza sulle donne, a Palermo e Catania i casi sono in aumento - QdS

Violenza sulle donne, a Palermo e Catania i casi sono in aumento

redazione

Violenza sulle donne, a Palermo e Catania i casi sono in aumento

giovedì 26 Novembre 2020

I dati delle Forze dell’Ordine impegnate a contrastare il fenomeno restituiscono un quadro preoccupante
Nel 2020 nel capoluogo siciliano sono cresciuti i femminicidi, nella città etnea registrati più abusi

PALERMO – Videoconferenze con studenti con funzionari della Questura e con operatori di un centro antiviolenza cittadino, la “Stanza rosa”, un apposito spazio riservato, distante dalla zona “operativa” dell’ufficio di polizia e dedicato alle audizioni protette delle vittime: sono alcune delle iniziative organizzate dalla Polizia di Palermo a tutela delle donne e per la sensibilizzazione dei cittadini sulla violenza di genere. Lo ricorda, in una comunicato, la Questura di Palermo. Nel raffronto dei dati relativi a gennaio-settembre del 2019 e del 2020, si è registrato un incremento, non generale ma in termini percentuali, dei femminicidi: nel 2019, 2 su 10 omicidi, nello stesso periodo 2020, 2 su 4. La Polizia dedica particolare attenzione anche alla tutela delle vittime dei reati di stalking e violenza di genere. Alle vittime offre l’assistenza di operatori specializzati e particolarmente sensibili al fenomeno, in grado di coniugare alla capacità di ascolto elevate competenze investigative.

Le statistiche dei reati commessi a Palermo, anche in questo caso il periodo preso in esame è gennaio – settembre 2019 ed il corrispondente del 2020, tratteggiano un leggero incremento, probabilmente legato al periodo di lockdown. Nel 2019 sono stati commessi 331 atti persecutori, 448 maltrattamenti contro familiari e conviventi ed 82 violenze sessuali, nello stesso periodo del 2020, 337 atti persecutori, 517 maltrattamenti contro familiari e conviventi mentre sono diminuite a 54 le violenze sessuali.

Un trend in aumento, quello dei casi di violenza sulle donne, anche nella provincia di Catania. Il dato è emerso da una analisi dei dati statistici fatta dalla Polizia di Stato di Catania che ha emesso 67 ammonimenti, con una contrazione del fenomeno registratasi solamente durante il periodo del lockdown ed ampiamente superata nei mesi successivi. I dati sono stati resi noti dalla Questura di Catania in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Gli agenti della Questura durante il primo lockdown sono intervenuti diverse volte in situazioni di violenza domestica o maltrattamenti.

I dati relativi all’adozione della misura dell’ammonimento per atti persecutori parlano di un incremento del 16% nel periodo successivo al lockdown (da giugno 2020 a oggi) rispetto allo stesso periodo del 2019. Massima attenzione è stata data anche ai cosiddetti “reati spia” che consentono agli operatori della Polizia di Stato di prognosticare il possibile degenerare di situazioni familiari: nell’area di Catania e della sua provincia nel 2020 si sono registrati 220 reati di atti persecutori e 347 reati di maltrattamenti a familiari e/o conviventi. Sul fronte della prevenzione/repressione, nello stesso periodo sono stati 15 gli arresti operati dagli uomini delle Volanti per reati di maltrattamenti in famiglia, violenza di genere o su minori; 21 sono state le persone denunciate Di grande utilità si è rivelata l’app Youpol, attraverso la quale la Polizia di Stato ha raccolto 41 segnalazioni, di cui 27 in forma anonima e 14 da parte di utenti registrati.

Sono state circa 300 le donne che a Catania in quattro anni di attività del progetto “Una stanza tutta per sé” sono state ascoltate nell’Aula per le audizioni dedicata all’accoglienzae all’ascolto delle donne vittime di violenza ed inaugurata nel Comando dei carabinieri il 25 novembre 2016, grazie ad una collaborazione con il Soroptimist e rafforzatasi con il Protocollo d’intesa siglato a novembre 2019. Dall’1 gennaio scorso i carabinieri della provincia etnea hanno arrestato 88 persone e denunciatone 440 per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenze sessuali.

Il Comando provinciale carabinieri di Catania, oltre a promuovere nel capoluogo e nella provincia iniziative formative tese a favorire la condivisione di best practices nella tutela delle donne vittime di violenza, ha aderito alla campagna internazionale “Orange the World” illuminando la propria sede di arancione. Stamane una delegazione del Soroptimist International consegnerà ai carabinieri di Piazza Verga un kit informatico di tele ed audio registrazione per completare la dotazione tecnologica della “Stanza tutta per sé”. Alla cerimonia prenderanno parte, tra gli altri, il generale di Brigata Rosario Castello, comandante della Legione carabinieri Sicilia e la vice presidente Soroptimist International d’Italia Rina Florulli.

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