Chi dice donna dice tanto

Violenze domestiche e di genere: come assistire al meglio le vittime

ROMA – Nella sala Fermi del Viminale si è svolto qualche giorno fa l’evento dal titolo “Il contrasto alle violenze domestiche e di genere. Evoluzione normativa e prospettive. Prevenzione, diritti e tutele” a conclusione del corso di formazione organizzato dal Dipartimento sulla Violenza di genere della Fondazione Aiga Bucciarelli e patrocinato dall’Aiga.

Sinergia istituzioni e professionisti contro la violenza di genere

I lavori sono stati aperti dal deputato Emanuele Prisco, sottosegretario al ministero dell’Interno, il quale, dopo aver affermato che la sinergia tra le istituzioni e i professionisti è fondamentale per combattere la violenza di genere e diffondere nel tessuto sociale la cultura della prevenzione, ha evidenziato come, nel corso del 2024, sono stati stanziati nuovi fondi per le vittime di violenza, anche al fine di istituire le Case rifugio e il Reddito di libertà. “Con l’introduzione del Codice rosso rafforzato – ha spiegato il sottosegretario – le Forze dell’ordine e la Magistratura sono stati dotati di nuovi strumenti per la prevenzione e la repressione dei reati di genere”.

Nel corso dell’incontro è stato altresì evidenziato il preminente rilievo assunto, in tali circostanze, dagli aspetti psicologici che involgono le vittime e gli autori dei reati. Anche grazie all’esame della criminologa Simonetta Costa, sono state illustrate le diverse patologie che caratterizzano gli autori di reati di genere, offrendo una serie di spunti per poter interpretare i segnali delle violenze e le tipologie psichiatriche connesse.

Violenza di genere, riguarda anche i più giovani

Un fenomeno che, purtroppo, stando ai dati offerti dal Ministero ed esaminati da Stefano Delfini, dirigente superiore della Polizia di Stato, riguarda anche i più giovani, troppo spesso coinvolti quali vittime e autori di gravi condotte. In tale contesto le misure di prevenzione e sostegno messe in campo dal legislatore per contrastare tali fenomeni e favorire una risposta dello Stato più celere, rivestono un ruolo fondamentale.

Come ricordato dal prefetto Felice Colombrino, commissario dirigente del Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, lo Stato ha previsto anche delle tutele risarcitorie a favore delle vittime primarie e secondarie della violenza di genere, nonché a favore degli orfani di femminicidio.

“L’obiettivo perseguito con il corso – ha spiegato il presidente nazionale dell’Aiga, Carlo Foglieni – è stato quello di formare gli avvocati affinché, nello svolgimento del proprio mandato, possano offrire agli assistiti una prestazione che sia in grado di coniugare diverse competenze nonché di conoscere, esaminare ed approfondire le diverse misure preventive e di tutela introdotte negli ultimi anni nel nostro ordinamento”.

“L’Aiga – ha concluso – continuerà in questo percorso virtuoso offrendo il proprio contributo non solo nel dialogo con le istituzioni ma anche nel contesto sociale, al fine di rafforzare la campagna di sensibilizzazione e contrasto alle violenze di genere”.