ROMA – Carlo Azeglio Ciampi difese l’autonomia della Banca d’Italia dai tentativi di ingerenza della politica.
È il messaggio finale dell’intervento del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a un convegno in Via Nazionale per ricordare l’ex-presidente della Repubblica, nato a Livorno nel 1920 e scomparso tre anni fa.
“Per concludere con le sue parole – ha detto Visco – considerando retrospettivamente il suo percorso, lui stesso osservava: ‘Ho servito il paese sempre all’interno delle istituzioni: quattro anni nell’istituzione-esercito, due anni nell’istituzione-scuola, 47 anni nell’istituzione Banca d’Italia, poi l’istituzione Palazzo Chigi, il Tesoro, il Quirinale. Insomma, io credo fermamente nel valore alto delle istituzioni. Sono il vero ancoraggio del paese’”.
“Lo sono – ha sottolineato Visco – anche perchè incarnano e presidiano quella indispensabile distinzione delle responsabilità che Ciampi fece sua personalmente, prima come banchiere centrale, difendendo strenuamente l’autonomia dalla politica, dopo mettendo a disposizione della politica, dell’arte di governare nel senso più alto, la propria cultura istituzionale, la propria saggezza”.
“La sua ispirazione – ha concluso Visco – continua a essere per la Banca d’Italia un punto di riferimento essenziale per svolgere in piena coscienza i compiti che le sono affidati”.