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Visite mediche ai bambini, arrivano le raccomandazioni dei pediatri

redazione

Visite mediche ai bambini, arrivano le raccomandazioni dei pediatri

sabato 03 Ottobre 2020

Continuare a fornire assistenza, separando le visite dei bambini sani (controlli di routine) da quelli malati, creando due percorsi differenziati: un suggerimento potrebbe essere programmare gli appuntamenti di routine al mattino e le visite per i malati nel pomeriggio. E poi identificare i bambini che nei mesi del lockdown non hanno effettuato i controlli di routine o le vaccinazioni, ricontattarli e programmare nuovi appuntamenti, aggiungendo a questo una una tempestiva e capillare attività di comunicazione alle famiglie, che prevede tra l’altro la corretta igiene delle mani, il rispetto del distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine.

Questo quanto prevedono le “Raccomandazioni per l’assistenza sanitaria e le visite pediatriche in era Covid-19”, rivolte ai pediatri , ma utili anche per i genitori, pubblicate sull’Italian Journal of Pediatrics. L’obiettivo è fornire indicazioni per evitare, da un lato, l’affollamento dei pronto soccorso e, dall’altro lato, un ritardato accesso alle cure per paura del contagio, in vista anche dell’inizio della stagione influenzale.Ma anche per far sì che i bambini possano accedere alle normali visite di controllo dal pediatra in sicurezza. In alcuni casi i pediatri si sono organizzati per assistere i bambini anche attraverso la telemedicina, tuttavia la tecnologia non può in tanti casi sostituire la visita medica.

Per il controllo di routine dei bambini, per ridurre l’affollamento nelle sale d’attesa, e’ consigliato pianificare l’appuntamento e chiedere ai pazienti di rimanere fuori dallo studio medico fino a quando non vengono chiamati nella stanza, controllando la temperatura. In caso di bambini malati, la Sip raccomanda di identificare quelli con segni o sintomi compatibili con Covid-19 o simil influenzali e separarli da quelli con altre ipotesi diagnostiche. È consigliato di scoraggiare l’accesso in Pronto Soccorso in caso di sintomi lievi come febbre o sintomi virali a meno che la gravità o l’impossibilità di altre alternative non consentano di fare diversamente.

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