I Rotary dellaerea etnea hanno predisposto un progetto che interessa due aree legate dal più importante evento vulcanico in epoca storica dellEtna: leruzione del 1669. Tale evento diede origine agli attuali Monti Rossi, dai quali fuoriuscirono diversi bracci lavici, il principale dei quali giunse fino al mare, lambendo la zona di Monte Po.
Lintervento del Rotary prevede la piantumazione di alberi e arbusti in due aree ricadenti proprio ai Monti Rossi e a Monte Po, rispettivamente, nel parco urbano dei Monti Rossi, nel Comune di Nicolosi, e in quello di Monte Po, nel Comune di Catania.
In passato la pratica dei rimboschimenti effettuata in Sicilia ha previsto, quasi sempre, luso di specie alloctone; sono stati creati in tal modo sistemi molto semplificati, non capaci di rispondere a requisiti di naturalità in termini di composizione, struttura, organizzazione, funzionalità.
Il progetto, invece, ha previsto lutilizzo di piante autoctone e provenienti dallareale etneo (prevalentemente querce e arbusti della macchia mediterranea) che contribuiranno a qualificare naturalisticamente le aree. Il progetto favorirà infatti la creazione di formazioni vegetali naturali capaci, quindi, di evolvere nel tempo e di mantenersi in modo durevole senza lassistenza delluomo.
Le piante saranno messe a dimora in ordine sparso, per ottenere un effetto di maggior naturalità, anche dal punto di vista paesaggistico.
I Monti Rossi sono esterni al Parco Naturale dellEtna, ma confinano con esso. In passato sono stati rimboschiti con specie alloctone e recentemente sono stati, in parte, interessati da incendi. Il progetto del Rotary può rappresentare, quindi, unoccasione per avviare un processo di
miglioramento ambientale di questarea, che presenta, anche, un interesse culturale e storico.
Larea individuata a Monte Po è assi panoramica, giacché consente la visione della città di Catania, dellintero Golfo di Catania, dellarea etnea e dei Monti Rossi in particolare. Il progetto del Rotary servirà a migliorare larea dal punto di vista naturalistico e potrà rappresentare lavvio per
ulteriori interventi volti a rende fruibile alla collettività lintero Parco che ha un interesse naturale, ma anche storico, archeologico ed etnoantropologico (sono infatti presenti resti di un acquedotto romano e di una basilica bizantina, numerose masserie e bunker della Seconda Guerra Mondiale).
Una parte del progetto è dedicata alleducazione ambientale. A tal riguardo si evidenzia limportanza di avere adottato criteri naturalistici anziché limitarsi a effettuare una semplice piantumazione di alberi, che prescindesse dalle specie e dal loro inserimento nel territorio.
Nellambito dellattività di educazione ambientale, è stato in particolare previsto il coinvolgimento della parrocchia e di due scuole limitrofe allarea prescelta di Monte Po e di unassociazione operante nello stesso territorio.
Il progetto, non si esaurirà nelloperazione di messa a dimora delle piante. Senza una successiva cura la percentuale di successo di attecchimento delle piante sarebbe assai bassa, vanificando gli forzi iniziali. È stato quindi previsto di fare seguire alla piantumazione una fase di cura che dovrà interessare un arco temporale di circa un anno.