La tv analogica va in soffitta, lo switch off in dirittura d’arrivo

CATANIA – È partito lo switch off in Sicilia e con l’Isola si completa il passaggio al digitale terrestre in Italia. Già dallo scorso 11 giugno le isole minori quali Ustica, Pantelleria, Linosa e Lampedusa hanno fatto il passaggio, il turno di Catania  sarò giorno 19, mentre Palermo sarà l’ultima il 4 luglio.
Questo significa che dal 4 luglio tutto il territorio nazionale avrà abbandonato le trasmissioni analogiche che hanno accompagnato la nascita della televisione, e tutti gli impianti trasmetteranno esclusivamente in digitale.
E per l’occasione Luca Balestrieri, direttore digitale terrestre Rai, Salvatore Cusimano, direttore sede Rai di Palermo, Vincenzo Morgante, responsabile Tgr Sicilia e Luigi Di Chiara, responsabile Rai Way Sicilia hanno tenuto una conferenza stampa a palazzo della cultura a Catania mercoledì scorso.
Chi non dispone di un nuovo televisore con digitale incorporato, dovrà munirsi di un decoder per il digitale terrestre o comprare un apparecchio televisivo nuovo e sintonizzare tutti i nuovi canali. Non occorre invece nessuna nuova antenna, a meno che quella esistente non sia troppo vecchia e poco funzionante. Dopo aver collegato una buona presa scart è importante la sintonizzazione degli oltre cento canali. E  seppur molto semplice la procedura, per chi non è avvezzo può collegarsi al sito www.digitaleterre stre.it per maggiori informazioni.
“Possono esserci delle difficoltà all’inizio – ammette Luca Balistrieri – ma le risolveremo presto”. In  ogni caso è convinto che grazie al digitale terrestre, ci sarà “un miglioramento della copertura anche della programmazione regionale”. Le frequenze sono pianificate  dall’autorità per le garanzie nelle comunicazioni e assegnate dal Ministero per lo sviluppo economico.
Per una buona ricezione è consigliabile sintonizzare il decoder il giorno stesso dello switch off anche se questa operazione è stata già fatta in precedenza e rifarla a distanza di giorni in questa fase di transizione. Inoltre, per chi ha dichiarato nel 2011 un reddito pari o inferiore a 10 mila euro e abbia almeno 65 anni di età, potrà richiedere un contributo di 50 euro allo Stato. Ovviamente si dovrà anche essere in regola con il pagamento del canone rai e non aver ricevuto già contributi in merito.