Caso Crocetta-Tutino, sì a perizia parziale

PALERMO – Continua ad essere avvolta dal mistero la vicenda relativa alle intercettazioni Crocetta-Tutino pubblicate da l’Espresso.
Si è svolto ieri l’incidente probatorio disposto nell’ambito dell’inchiesta per calunnia e diffusione di notizia falsa aperta dalla Procura di Palermo a carico dei due cronisti Piero Messina e Maurizio Zoppi che a luglio pubblicarono la notizia di un’intercettazione tra il presidente della Regione e il suo medico in cui quest’ultimo auspicava che Lucia Borsellino facesse la fine del padre.
“Siamo convinti che la telefonata tra Crocetta e Tutino esista e che la vicenda non nasconda nessun complotto”, hanno tuonato i legali dei due giornalisti. La Procura, invece, ha smentito seccamente.
La difesa ha chiesto il riascolto, tramite incidente probatorio, di tutte le conversazioni tra i due agli atti della Procura, comprese quelle presenti nei brogliacci. Il gip ha, invece, limitato il lavoro del perito che è nominato proprio ieri. I pm, in apertura di udienza, avevano chiesto la revoca dell’ammissione dell’incidente probatorio, sostenendo che non ci fossero i presupposti e che, comunque, pendendo ancora l’indagine per truffa su Tutino, sussistesse il segreto investigativo. L’istanza è stata respinta.A circa tre mesi dall’inizio dell’indagine la procura ha chiesto per entrambi i giornalisti il processo col rito immediato: sulla richiesta il gip non si è ancora pronunciato.
Il mistero continua.

Patrizia Penna
Twitter: @PatriziaPenna