CATANIA – Il Quotidiano di Sicilia dal 1979 lavora per garantire l’informazione superpartes che ha sempre contraddistinto la sua linea editoriale. Oggi quadruplica l’offerta. Tutto quello che dovete sapere ma che non viene detto sulla Sicilia potrete trovarlo su carta, sul web, sui social network e d’ora in avanti anche su Tablet.
Finalmente potrete tenere sempre con voi, in tasca o nel palmo di una mano, le notizie, le inchieste e i servizi targati Qds.
I possessori di un dispositivo Apple (Ipad e Iphone) troveranno nell’Appstore l’applicazione del primo giornale di economia e business dell’Isola e presto sarà ultimata la versione per coloro che hanno uno strumento con sistema operativo Android.
L’offerta, dunque, si allarga: oltre all’abbonamento standard da 99 € che vi permette di acquistare, per un intero anno, un pacchetto composto da giornale cartaceo, sito web e tutto l’archivio dal 1979, vi saranno ben sei nuove modalità di fruizione dei contenuti del Quotidiano di Sicilia.
Per quanto riguarda il pacchetto tablet e mobile, sarà possibile scegliere tra l’acquisto di una sola copia a 0,79 € (in linea con le altre testate) e l’abbonamento per una settimana a 3,99 €, per un mese a 11,99 €, per 3 mesi a 29,99 €, per 6 mesi a 49,99 € e infine per un anno a 89,99 €. Un’offerta variegata che viene incontro a tutte le esigenze e le tasche.
I prezzi sono, per ogni fascia considerata, al di sotto dei nostri principali competitors. Se si prendono a campione gli abbonamenti annuali (tablet e mobile), la soluzione proposta dal Qds costa circa la metà rispetto al Giornale di Sicilia, La Sicilia e la Gazzetta del Sud e addirittura un terzo rispetto alle altre testate di informazione finanziaria come il Sole 24 ore, Milano Finanza e Italia Oggi.
Un modo per agevolare quanti vorranno seguire il QdS, senza rinunciare all’informazione seria, puntuale e fuori dal coro che negli anni ha contraddistinto questo giornale. Le innovazioni, però, non si fermano qui. Con l’avvento dei social network non basta più pubblicare le notizie: bisogna condividerle. Per questo vi invitiamo a seguirci sempre più numerosi su Facebook e Twitter, per rilanciare sul web gli sprechi, i parassitismi e i privilegi che il Qds denuncia quotidianamente.
Antonio Leo
Twitter: @ToniBandini