Inquinamento, la Regione siciliana connivente

PALERMO – La Regione muove piccoli, e pertanto insufficienti, passi per garantire una migliore qualità dell’aria in Sicilia, ma il tempo sta scadendo. Tra procedure di infrazione europea, impianti petrolchimici e trasporti obsoleti, i siciliani continuano a soffocare e pagano un prezzo altissimo sia in termini di qualità della vita che di inquinamento ambientale.
Dopo aver provveduto alla zonizzazione dovrebbe esserci la fase dell’attivazione di un preciso programma di monitoraggio tramite centraline. Intanto nei poli petrolchimici monta la protesta.
A Milazzo, dove cinquemila persone hanno firmato una petizione depositata al Parlamento europeo, si sta già lavorando da tempo e il sito della Raffineria potrebbe fungere da apripista per le proteste nel resto dell’Isola. (continua)