Sistemi di informazioni creditizie banche dati per i finanziamenti

PALERMO – Ai fini della corretta valutazione del merito di credito dei clienti, le banche e le società finanziarie necessitano sempre più di informazioni aggiornate sui comportamenti finanziari dei soggetti affidati. La referenza creditizia rappresenta la reputazione che il cliente ha presso le banche e gli intermediari finanziari, e riflette la correttezza dei suoi comportamenti nell’ambito dei rapporti di finanziamento.
Ogni qualvolta ci rechiamo in banca per aprire un nuovo rapporto di conto corrente piuttosto che richiedere un finanziamento, la banca o la società finanziaria si rivolge ai Sic. Ma cosa sono i Sic e quali funzioni svolgono? I Sistemi di informazioni creditizie (Sic), nati nel secolo scorso nei paesi anglosassoni, sono archivi informatici a cui banche e società finanziarie accedono per valutare l’affidabilità creditizia dei clienti. In Italia esistono diversi Sic: una centrale rischi pubblica gestita da Banca d’Italia che raccoglie informazioni sui finanziamenti di importo superiore a 75.000 euro; un’altra centrale rischi pubblica gestita dalla Società interbancaria  per l’automazione (Sia) sotto vigilanza della Banca d’Italia, che raccoglie informazioni sui finanziamentiricompresi tra 75.000 euro e 30.000; e centrali rischi private (tra le più conosciute Experian, Consorzio Tutela del Credito e Crif) per finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro.
Gli archivi dei Sic contengono le informazioni anagrafiche e quelle sull’andamento dei pagamenti che possono essere di tipo negativo in caso di ritardi o mancati pagamenti delle rate, e di tipo positivo in caso di pagamenti regolari o estinzione del debito.  I dati vengono conservati per periodi predefiniti, stabiliti dal Codice deontologico entrato in vigore il 1o gennaio 2005,e i tempi di conservazione variano in base alla tipologia e alla gravità dell’irregolarità. Le informazioni per le richieste di finanziamento sono conservate per 6 mesi, 1 mese se la richiesta è stata rifiutata o se il cliente ha rinunciato. Nel caso di ritardi nei pagamenti la conservazione dura 12 mesi dalla regolarizzazione, 24 mesi se si tratta di ritardo superiore a 2 rate o mensilità. Gravi inadempimenti e sofferenze non sanate vengono invece conservati per 36 mesi dalla data di cessazione del rapporto contrattuale.
Non è possibile cancellare i dati negativi prima delle scadenze predefinite, al contrario è possibile cancellare quelli positivi, cosa sconsigliabile visto che contribuiscono ad alzare il rating del cliente. In ogni caso il cliente ha il diritto, con una semplice richiesta, di conoscere i dati registrati negli archivi a proprio nome e, in caso di errori, richiedere la modifica dei dati non corretti.