Terremoti, 74 “bombe” in Sicilia

PALERMO – Il 6% degli impianti a rischio incidente rilevante d’Italia si trova in Sicilia. Non ci sono solo le ben note aree petrolchimiche di Gela, Priolo e Milazzo, ma anche acciaierie, centrali termoelettriche, e tutte quelle strutture che l’Ue considera pericolose per il territorio e considerate meritevoli di particolare attenzione in termini di sicurezza. Eppure in l’Italia non esiste ancora una specifica normativa per il contenimento del rischio sismico di queste strutture che si trovano in alcune delle zone a più "calde" della Sicilia. Passato quasi un anno dalla prima interrogazione parlamentare in materia non è stata ancora formulata nemmeno una bozza di normativa in materia, né un censimento degli impianti che hanno già provveduto all’isolamento sismico. La Sicilia trema con oltre 70 strutture. (continua)