Crisi, crisi, crisi. La parola risuona nei bar, rimbalza sulle bocche di politici, tecnici e cittadini, tiene banco su tutte le piattaforme mediatiche.
A dispetto del periodo, quella a Tommaso Dragotto, presidente di Sicily by Car, è stata un’intervista in cui di crisi si è parlato veramente poco. Alla nostra domanda di rito sul modo in cui la sua azienda sta fronteggiando la difficile congiuntura economica, infatti, Dragotto ha risposto così: “Non abbiamo adottato nessuna strategia particolare, semplicemente perché noi non abbiamo avuto crisi. Non siamo assolutamente né in crisi, né prossimi alla crisi, né abbiamo fatto miracoli per scampare alla crisi”.
Lo conferma il fatturato 2011, che ammonta a qualcosa come 100 milioni di euro. Merito soprattutto dell’apertura al mercato estero: partita da Palermo nel 1963, la compagnia opera oggi in tutto il mondo, potendo contare su una rete di oltre 50 uffici dislocati in aeroporti internazionali e intercontinentali nonché nelle principali città turistiche e d’affari.
Questa la storia. Dopo 34 anni trascorsi a sviluppare il business sul territorio nazionale (dal 1980 con l’aiuto di Italy by Car), Dragotto unisce alla sua creatura il marchio Auto Europa, mettendo la sua esperienza e le sue competenze al servizio dell’internazionalizzazione dell’impresa.
Una scelta vincente, se è vero che il gruppo non conosce recessione. Che sia l’intero comparto dell’autonoleggio a essere controcorrente?
“Si tratta di un settore – spiega il presidente – che non è stato quasi mai in crisi. C’è chi guadagna di più e chi guadagna di meno; ma se ci sono delle società proprio in perdita vuol dire che da loro la qualità manageriale è scarsa. Dalla politica agli affari, dal commercio all’artigianato, è il cervello che fa funzionare tutto”.
E alla fine paga, incoraggiando strategie di successo.
“Siamo stati estremamente professionali nel capire in che modo bisognava confrontarsi e competere con determinati prezzi che il mercato mondiale imponeva”.
Ecco perché Sicily by Car può vantare lo slogan “il vero autonoleggio low cost”. Per calcolare la portata reale dello sconto basta consultare, all’indirizzo
www.autoeuropa.it, la tabella che compara le tariffe di Auto Europa con quelle dei più agguerriti competitor. Così si scopre che dal noleggio giornaliero di una station wagon si possono risparmiare anche 50 euro, che salgono a 150 se si sceglie un’utilitaria per un’intera settimana.
D’altronde, ci sarà un motivo se il marchio va forte tra gli stranieri, specie tedeschi, inglesi, francesi, spagnoli e persino americani. Senza contare che l’offerta rivolta alla clientela è davvero ampia: la compagnia mette a disposizione un parco auto da circa 10.000 veicoli, tra berline, minivan, cabriolet, vetture automatiche e di lusso, scooter e furgoni merci.
Il mercato rimane il riferimento costante pure per decidere quanto investire, di volta in volta, in innovazione. Un’innovazione che non coinvolge soltanto modelli e optional dei mezzi, estendendosi a intercettazione della domanda e gestione del servizio.
“Di recente ho firmato un contratto da 25.000 euro per la digitalizzazione dei documenti”. È certo, infatti, che l’innovazione va a braccetto con la tecnologia. Un altro esempio? “Grazie al mio tablet riesco ad avere sotto controllo sempre, anche quando sono in America, l’andamento delle prenotazioni e le statistiche. Oltre, ovviamente, al mio ufficio”, confessa ridendo Dragotto.
Personale in aumento ogni anno e aggiornamento costante in azienda
Un fatturato milionario, 450 lavoratori (di cui una sessantina nella sola Palermo) tra dipendenti, agenti mandatari e affiliati. Niente male per una Spa che, quando ha aperto i battenti negli anni Sessanta, teneva in garage appena una manciata di automobili e dava da mangiare a un numero di dipendenti che si contava sulla punta delle dita. Oggi l’organico è ancora in espansione e ciò conferma che Sicily by Car è un’azienda in splendida forma. “Non solo nell’ultimo periodo non abbiamo licenziato nessuno, ma assumiamo all’incirca tra le 8 e le 20 persone all’anno”, dichiara soddisfatto Dragotto. In effetti, di motivi per essere soddisfatto della sua attività imprenditoriale il presidente ne ha ben più di uno. Le cifre che fotografano la salute della compagnia sono tutte dalla sua parte, accompagnate da una serie di percentuali in positivo, né al suo operato mancano punti a favore anche di altro tipo. A partire dall’attenzione che il leader di Sicily by Car dedica alla formazione continua del personale. “Abbiamo un servizio interno di training. Ogni mese, a seconda del settore, ci riuniamo e ascoltiamo le lezioni di chi di competenza”. Per Dragotto neanche chi, come lui, ha costruito un business d’eccellenza smette mai d’imparare.