Ars, XV legislatura voto “a perdere”

Palermo – Riforme per tagliare la spesa pubblica, trasparenza per avvicinare il cittadino ai palazzi del potere e ripristino dell’Alta Corte.
Sono alcuni dei temi che il Quotidiano di Sicilia pubblica dall’inizio della legislatura come “promemoria” per i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana (alcuni degli argomenti sono stati oggetto di interviste ai capigruppo).
Secondo la linea editoriale del giornale i tre punti indicati potrebbero ridurre maggiormente i costi, avvicinare la politica al cittadino e, in armonia con la Costituzione, garantire le prerogative dell’Autonomia siciliana. Ora che l’Ars ha chiuso i battenti, proviamo a tracciare un bilancio degli obiettivi raggiunti.

Riforme
In tema di riforme, il primo punto segnalato dal QdS riguarda l’abrogazione della legge regionale 44/65 che stabilisce l’equiparazione del trattamento giuridico ed economico dei deputati e dei dipendenti dell’Ars ai senatori ed ai dipendenti del Senato. La norma in vigore ci sembra un “privilegio”, dal momento che non esiste nelle altre regioni. (continua)