PALERMO – Non premiano la Sicilia i dati definitivi del sesto censimento dell’agricoltura dell’Istat e quelli che possono essere dedotti dal rapporto della Confederazione italiana agricoltori sulla criminalità nel primario.
La crisi del settore è risaputa, ma se si fa un confronto storico dei dati degli ultimi vent’anni è evidente come la fuga dalla campagna abbia messo in ginocchio una risorsa fondamentale per l’economia siciliana. A questo va aggiunto il potere della criminalità, che ha le capacità per controllare la filiera (dal produttore al consumatore) e toglie risorse agli imprenditori che lavorano onestamente.
Dalle parole di Alessandro Chiarelli e Carmelo Gurrieri, rispettivamente presidenti di Coldiretti e Cia Sicilia, però, il settore è ancora dinamico: “Di agricoltura si può vivere”.
(continua)