Le partecipazioni societarie della Regione Siciliana sono una delle cause più gravi del “deterioramento dei conti regionali”, come scrive la Corte dei Conti Sicilia, insieme ai problemi di liquidità, alla questione dei residui attivi, al costo del personale, alla spesa sanitaria e ai ritardi nella spesa dei fondi comunitari.
Esagerato il numero dei dipendenti, superiore a 7000, che costano oltre 220 milioni di euro l’anno.
La Corte dei Conti Sicilia, sezione di controllo, ha espresso la preoccupazione che il piano di riordino, pensato dal Governo, si trasformi in un esodo generalizzato del personale dalle società dismesse in altri enti, senza una selezione delle professionalità, e facendo permanere la spesa per le retribuzioni a gravare sulla Regione, che, fatto grave, nasconde i dati delle 20 partecipazioni indirette e di 6 delle 34 società controllate direttamente.
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