Si converge su Musumeci candidato presidente

PALERMO – Il tema principale della politica regionale è, e resterà fino alla fine di ottobre, il candidato alla Presidenza della regione. La fa da padrone per ora il leader di Grande Sud, il palermitano Gianfranco Miccichè, che dopo essersi candidato egli stesso alla presidenza, ieri ha deciso di fare un passo indietro per candidare Nello Musumeci. Politico di lungo corso, nato a Militello in provincia di Catania, Musumeci è stato rappresentante prima del Msi, poi di Alleanza Nazionale e quindi è stato tra i fondatori de La Destra. Ha ricoperto molte cariche, da deputato europeo a presidente della Provincia di Catania solo per citarne alcuni. Su questo nome convergono molti pareri positivi e sembra che il centrodestra si possa ricompattare di fronte a questa scelta. Lo dimostrano i comunicati stampa emessi nelle ultime ore: a partire da Grande Sud che dichiara che “Gianfranco Micciché è sicuramente il miglior candidato presidente per la Sicilia ma ha preferito rinunciare. Questo atto di generosità – prosegue la nota – può essere accettato solo se veramente Musumeci farà da collante a tutte le forze sicilianiste, espressione del territorio perché se così non sarà chiederemo a Micciché di candidarsi”. Sulla questione interviene anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
“Attorno a questo personaggio politico di destra – ha detto – si può rilanciare in Sicilia il progetto politico del centrodestra e renderlo vincente”. Adolfo Urso, presidente di Fareitalia ha dichiarato di essere grato a Miccichè per i rilancio della candidatura di Nello Musumeci che aveva indicato, da tempo, come il migliore governatore possibile ed ha aggiunto che questa è la strada per “rinnovare il centrodestra su una piattaforma di governo fondata sulle reali esigenze del territorio”.
Positivo ovviamente il commento di Francesco Storace de La Destra. “è la prima volta – ha detto – che viene ufficializzata la proposta a Musumeci di capeggiare uno schieramento politico per rappresentare le aspirazioni del popolo siciliano, nel nome di un progetto territoriale di riscatto della sua regione, libera dalle alchimie di partito”.
D’accordo anche i giovani del Pdl, così come il Pid il cui segretario nazionale Saverio Romano in una nota ha dichiarato che “La candidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione potrebbe ricondurre ad unità l’area delle forze popolari, liberali e riformiste in Sicilia e potrebbe esprimere la convergenza degli elettori che si richiamano alle posizioni indicate”. Insomma, se passerà almeno una settimana senza che subentrino altre candidature, il centrodestra potrebbe avere trovato la sua quadratura del cerchio, con un candidato in grado di contare su un congruo numero di elettori, visti i partiti e i movimenti  che lo dovrebbero appoggiare.
Ma non si deve dimenticare che Miccichè ha anche dialogato con il Partito dei Siciliani, ossia l’ex Mpa, e chissà se questi sono d’accordo sul nome. La sinistra vede ancora il nome di Rosario Crocetta in prima linea, almeno per ora. I tempi comunque, rispetto a qualsiasi altra campagna elettorale sono veramente ristretti. Sia perché fino all’ultimo i deputati non sapevano se Lombardo si sarebbe dimesso, sia perché in mezzo alla campagna elettorale c’è stata, e ancora c’è, la vacanza estiva, che rende molto meno disponibili gli elettori impegnati a ripararsi dal caldo e a godere del mare e del meritato riposo. In pratica manca solo un mese e mezzo circa al voto e probabilmente solo a partire da settembre gli elettori cominceranno a pensare quale candidato votare.