Comuni: le partecipate colabrodo

PALERMO – È una “storia infinita”, la dismissione delle società partecipate e controllate dal Comuni. A distanza di ormai quattro anni dalla Finanziaria 2008 (legge 244/2007), la prima a paventare un dietrofront al proliferare continuo e infruttuoso delle società partecipate, sembra che il susseguirsi di normative a riguardo non abbia fatto altro che dilazionare sempre in avanti le scadenze fissate e rendere così sempre più incerta e confusionaria la normativa. Ma la discussione è stata ripresa con la spending review: nel Dl 95/2012 si sottolinea il carattere economico delle società e si parla di dismissione. Il 31 dicembre 2013 resta il primo paletto per lo scioglimento delle società controllate direttamente o indirettamente dalle Pa che abbiano conseguito nel 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di Pa superiore al 90 per cento del fatturato. (continua)