Una vacanza per i diversabili può costare fino al 12% in più

PALERMO – Estate, tempo di vacanze… salate per gli oltre tre milioni di italiani diversamente abili i quali, se sceglieranno di trascorrere le agognate ferie in una casa per le vacanze dovranno cercarla con cura: secondo i dati rilevati da Immobiliare.it attraverso il suo sito CaseVacanza.it (www.casevacanza.it) solo il 28% delle strutture di questo tipo è in grado di accoglierli. Come se non bastasse, le vacanze estive per i diversabili, possono arrivare a costare fino al 12% in più.
Immobiliare.it ha preso in esame tanto la domanda (oltre 35.000 richieste effettuate nel segmento delle case vacanze), quanto l’offerta (più di 40.000 immobili messi in affitto parzialmente o in toto per brevi periodi) riuscendo a tracciare un quadro molto preciso.
Chi è disabile raramente viaggia da solo o in coppia (8% delle richieste per appartamenti con 2 posti letto, a fronte di una media nazionale del 23%), mentre molto più spesso si muove con tutta la famiglia o, comunque, in gruppi numerosi; il 37% delle ricerche fatte da chi è costretto su una sedia a rotelle o viaggia con un portatore di handicap si concentra su soluzioni che offrano 6 o più posti letto a fronte di una media nazionale, per questo tipo di case vacanza, del 19%.
Se nella vacanza normale l’optional più richiesto ad una casa presa in affitto è la piscina (23%), la vacanza per i diversamente abili impone che ci sia un parcheggio comodo (57%). Se si è disabili, spesso si va in vacanza col proprio animale e allora diventa fondamentale che la casa possa ospitare anche lui; in questo segmento aumenta del 3% la richiesta di disponibilità ad alloggiare anche i cani o, comunque, altri animali.
Dal lato dell’offerta per i disabili, il primato dell’ospitalità spetta all’Emilia Romagna e nello specifico alla Riviera Romagnola, dove ben il 42% delle case vacanza è in grado di offrire ferie confortevoli a chi è affetto da disabilità motoria. Seguono a ruota il Veneto (38% sulla Costa veneziana) e la Toscana (38% sulla Costa etrusca e 36% in Versilia).
Le dolenti note arrivano con i prezzi. Se è vero che in alcune zone d’Italia la presenza di elementi funzionali al soggiorno di chi soffre di disabilità motoria non implica alcun rincaro (è il caso ad esempio della costa orientale del Friuli o, ancora, della costa veneziana), in media affittare una casa vacanza attrezzata per ospitare chi si muove in sedia a rotelle costa il 5% in più, con picchi del 12% in Campania (Costiera Amalfitana) e in Calabria (Costa Viola) e dell’ 11% in Basilicata (Metaponto).
 
Patrizia Penna
Twitter: @PatriziaPenna