L’anno scorso ci parlò del processo sugli illeciti che coinvolsero un dipendente e alcuni pensionati. Si è concluso?
“No, come tutti i processi in cui ci sono molti indagati i tempi si allungano notevolmente. Dal punto di vista amministrativo siamo, però, in una fase avanzata di recuperi, abbiamo cioè cercato di recuperare sulle pensioni e di avviare processi di rientro personalizzati. Quando si presentano situazioni come questa, è bene cercare soluzioni che, da un lato permettano all’Istituto di recuperare, dall’altro vadano incontro alle esigenze delle persone”.
Avete smaltito tutte le pratiche arretrate? Com’è la situazione dell’accumulo di arretrato per l’anno 2008?
“La situazione è variegata, dal momento che noi forniamo un ampio ventaglio di prestazioni che accompagnano il dipendente pubblico dall’inizio alla fine della vita lavorativa. Attualmente, le prestazioni creditizie e i prestiti pluriennali sono un po’ in sofferenza e questo, ovviamente, si ripercuote negativamente su una realtà, come quella siciliana, in cui la domanda è alta. Il tasso è concorrenziale, ma bisogna fare i conti con le effettive disponibilità. In ogni caso è innegabile che questa sofferenza sia legata al momento contingente”.
Quali sono le particolari criticità che vi trovate a dover affrontare? Uno dei suoi obiettivi era quello di consolidare il rapporto con i patronati e con le altre amministrazioni pubbliche. Lo avete raggiunto?
“Sicuramente questo è un momento di sofferenza delle prestazioni creditizie. Alcuni problemi derivano anche dalla gestione delle detrazioni fiscali sulle pensioni. Il legislatore prevede l’obbligo della dichiarazione a carico del pensionato che deve dichiarare annualmente il carico di imposta per evitare di commettere evasione. Questo crea un obbligo al pensionato. L’Istituto sta cercando di lavorare assiduamente, proprio in sinergia con sindacati e patronati, per agevolare queste operazioni”.
E per quanto riguarda la semplificazione burocratica, altro obiettivo che volevate raggiungere, qual è la situazione attuale?
“Ci stiamo avvicinando alla semplificazione. Innanzitutto, però, bisogna dire che quest’anno si è registrato l’incremento del 100 per cento degli utenti: da poco più di 9500 del 2007, nel 2008 questi sono passati a 18 mila. Il dato concreto che è emerso dal monitoraggio è l’incremento dei pensionati che, nonostante le nostre comunicazioni, si sono presentati lo stesso. Lo sforzo che stiamo effettuando è quello di avvicinarci alla semplificazione e l’obiettivo che ci siamo posti è quello di ridurre l’affluenza agli uffici, di fornire prestazioni più comode e di avviare una comunicazione efficace. La difficoltà, in questo senso, è legata al linguaggio nella comunicazione: questo deve essere semplice e comprensibile, ma nello stesso tempo tecnico, puntuale e dettagliato. Inoltre, c’è il problema di raggiungere gli utenti, che spesso cambiano residenza o non si trovano a casa e, di conseguenza, non leggono le comunicazioni inoltrate per posta”.
Cosa avete realizzato, in concreto, per agevolare l’utenza?
“In sinergia con il territorio e con la collaborazione del Comune, nel maggio di quest’anno, abbiamo aperto un centro informativo a Palazzolo Acreide, che intercetti tutti gli utenti del paese e dei comuni limitrofi. Inoltre, abbiamo cercato di attivare un piano di formazione con gli enti datori di lavoro, uno ad uno, a partire dagli enti locali. Abbiamo preferito questa modalità per superare le varie criticità di ogni singolo luogo. Ad esempio, con l’Ufficio Scolastico (ex provveditorato agli studi) abbiamo siglato un’intesa: sulla falsa riga di quello che è già stato fatto in Piemonte e in Campania, abbiamo avviato un piano di formazione per gli operatori delle scuole. Dato che è difficile reperire la documentazione, abbiamo realizzato un foglio Excel per trasmettere le comunicazioni in formato digitale”.