Modica: cultura, cioccolato e… immondizia. Rischia di scoppiare la grana della raccolta

MODICA (RG) – La Città della Contea, patrimonio Unesco e invasa da turisti e visitatori, continua nello stesso tempo a essere invasa da materassi e rifiuti ingombranti di qualunque genere, disseminati in ogni angolo, finanche in pieno centro storico. Caratteristica per la sua allocazione, la discarica abusiva all’ingresso principale della città, sulla via Modica-Ragusa, dove giacciono da mesi cumoli di immondizia con prevalenza dei soliti materassi. Ciò, a scapito, principalmente, dell’immagine della città conosciuta in tutto il mondo per il famoso cioccolato e per i suoi beni culturali, ma nota anche per il suo degrado nonché dallo stato di abbandono in cui versa parte di cotanto patrimonio artistico.
Nel settore dei rifiuti, Modica sconta una gestione approssimativa e di emergenza, che negli anni l’ha fatta retrocedere tra gli ultimi posti delle città siciliane. Il ritiro degli ingombranti, per esempio, continua a rappresentare un problema irrisolto per la città. Le diverse gare per l’assegnazione dell’appalto della raccolta degli ingombranti, indette dall’attuale Amministrazione comunale, sono andate tutte deserte e anche la stessa ditta ecologica “Giorgio Puccia”, che ad oggi si occupa della raccolta della nettezza urbana, non ha voluto parteciparvi, poiché attende ancora dal Comune il pagamento del saldo di ben quattro anni di servizio effettuato in città.
Inoltre, secondo il titolare della ditta, continuano a perdurare i problemi sui pagamenti della stessa raccolta dei rifiuti solidi urbani. “A oggi – dice Giorgio Puccia – riceviamo dal Comune soltanto acconti sulle fatture, oramai da ben trenta mesi è così, per di più dobbiamo fare i conti col mancato riconoscimento da parte dell’Ente, dei periodi di malattia e di ferie degli operatori”. A denunciare, recentemente, il triste fenomeno delle discariche abusive, il presidente dell’Unsic, Ignazio Abbate, il quale evidenziava come centinaia di aziende agricole modicane si trovano a fronteggiare una vera e propria emergenza ambientale causata dalle decine di discariche abusive dislocate sui relitti e slarghi delle strade comunali delle campagne.
“Dopo le mie denunce pubbliche – spiegava Abbate – sia la Guardia di Finanza che la Polizia Municipale, sono intervenute con sequestri dei siti e con denunce a cittadini che si trovavano ad alimentare le discariche. A oggi, dopo il lodevole intervento delle Forze dell’Ordine, viene a mancare l’apporto del Comune che dovrebbe ripulire i cumuli di immondizia, di inerti, di ingombranti e di materiale inquinante presenti nelle discariche in questione”.
L’esponente dell’Unsic si era rivolto nuovamente al Prefetto per organizzare un piano di emergenza atto a sgomberare il territorio modicano da questa emergenza ambientale. “È urgentissimo intervenire – aggiungeva Abbate – per bonificare il territorio, non solo per l’impatto ambientale ma anche per l’impatto di decoro di un territorio che fino a qualche anno fa era la miglior cartolina per i turisti che vengono a visitare le campagne dell’altopiano ibleo. Le campagne modicane sono come non mai devastate da questo scempio ambientale, che pregiudica una civile e sana vivibilità delle migliaia di famiglie che ne risiedono stabilmente”.
Sulla gestione dei rifiuti in città, è anche intervenuta la Cgil provinciale che, per bocca del suo segretario generale, Giovanni Avola, afferma che “Modica necessita di un razionale, efficace ed adeguato servizio di raccolta rifiuti urbani imperniato sulla raccolta differenziata e finalizzato alla riduzione della Tarsu, unica risorsa tesa a coprire il costo del servizio”.
Avola, in una lettera inviata agli organi istituzionali comunali competenti, ne traccia l’orientamento sindacale. “Il servizio di raccolta – denuncia – è penalizzato sia nella parte urbana che in quella extraurbana. Assolutamente approssimativa è la raccolta differenziata in quanto la sua collocazione è indefinita e quindi non documentabile, pressoché inesistente resta il servizio di scerbatura e di rifiuti ingombranti, difficilissimo il rapporto tra la ditta affidataria e i lavoratori dipendenti”.
Sulla recente notizia, secondo cui la Giunta ha esitato lo schema di bando per il nuovo servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati per il quinquennio 2013-2017, il segretario della Cgil, così si esprime: “È una significativa scelta di chiarezza e un approdo decisionale assolutamente condivisibile, dopo le farneticanti enunciazioni del Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti e dei vertici dell’Ato Ambiente Ragusa”. Riguardo a tale notizia, Avola auspica che il Consiglio comunale possa approvare l’atto al più presto e senza ulteriori rinvii, nell’interesse supremo della città e dei suoi abitanti. “La Cgil, pur nel rispetto delle prerogative del Consiglio comunale – conclude –, vigilerà e metterà in campo anche iniziative forti, volte ad assicurare alla città l’espletamento della pubblica gara per il quinquennio 2013-2017”.


Diventa cruciale il nodo delle gare andate deserte

MODICA (RG) – Da settimane, intanto, prosegue la bonifica delle discariche abusive sparse sul territorio. L’assessorato all’Ambiente ha programmato gli interventi in diverse zone della città e di pari passo i controlli da parte della Polizia Locale al fine di evitare l’abbandono di rifiuti ingombranti e pericolosi. Dallo scorso giugno, è partito anche lo smaltimento dell’amianto presente nelle discariche a cura della Provincia regionale di Ragusa in virtù di un protocollo siglato tra i due enti. La mancanza del ritiro quotidiano degli ingombranti, però, crea un problema più grande, in quanto costringe gli amministratori a effettuare doverose ed esose bonifiche di illegali discariche a cielo aperto. Per tali bonifiche, l’Amministrazione comunale ha già impiegato l’intera somma stanziata due mesi fa, pari a ben 35 mila euro e anche un secondo stanziamento di 20 mila euro, non riuscendo, però, a debellare la piaga. L’assessore all’Ecologia, Giovanni Spadaro, afferma: “Se le gare non andassero deserte, avremmo già risolto il problema. È una situazione anomala che dobbiamo risolvere al più presto”. Il titolare dell’Ecologia al Comune di Modica, ha dato mandato, inoltre, di verificare la modalità di pagamento per il ritiro, tra gli ingombranti, dei materassi. La questione è se convenga proseguire con la modalità fino a oggi attuata dall’Amministrazione, cioè pagare il servizio di raccolta dei materassi sulla base del loro peso e non sulla base delle quantità ritirate. “È chiaro che dobbiamo arrivare a capire – conclude Spadaro – quale sia il metodo che permetta di far risparmiare l’Ente”.