Pane e veleni, morti anche in Sicilia

PALERMO – Malformazioni, tumori, inquinamento delle falde acquifere, mercurio e arsenico nel sangue e nelle urine, tasso di interruzioni di gravidanza elevatissimo, patologie correlate all’occupazione come il mesotelioma per esposizione all’amianto. Sono questi alcuni dei “regali” che mezzo secolo di presenza industriale ha prodotto nell’Isola tra Priolo, Augusta, Milazzo e Gela. Problemi che hanno coinvolto lavoratori e cittadinanza, spesso senza distinzione, e risarcimenti che in questa storia hanno avuto lo stesso peso di un tozzo di pane nel bel mezzo di una carestia mondiale.
Mancano i collegamenti diretti tra inquinamento e malattie, cioè i nessi causali, perché è pur vero che i valori sballati esistono quasi esclusivamente nelle aree industriali, ma per accusare e chiedere i risarcimenti servono prove inconfutabili. (continua)