Palermo, richieste di condanna per i vertici di Banca Nuova

PALERMO – Il pm Claudia Ferrari ha chiesto la condanna a tre anni e tre mesi ciascuno per il presidente di Banca Nuova, Marino Breganze, e il direttore dell’area commerciale, Rodolfo Pezzotti, entrambi accusati di usura bancaria. L’ex direttore generale dell’istituto di credito Banca Nuova, Francesco Maiolini, era stato condannato per lo stesso reato a otto mesi con il rito abbreviato. Secondo l’accusa, gli indagati non avrebbero impedito che venissero applicati interessi usurai sui conti di due società tra il 2009 e il 2010. In particolare, sarebbe stato sforato il tasso soglia di interessi applicabile. Il tasso viene valutato trimestralmente. La banca, secondo l’accusa, avrebbe applicato tassi superiori alla soglia sulla “commissione di scoperto”.
L’inchiesta è quella che ha coinvolto anche l’ex procuratore di Palermo, Francesco Messineo. Maiolini, infatti, aveva chiamato il magistrato per avere informazioni sull’indagine in corso sull’istituto di credito. Messineo fu indagato a Caltanissetta per rivelazione di segreto istruttorio, ma l’indagine fu archiviata.