“Caro benzina”, Regione responsabile

PALERMO – Non bastavano le tasse elevate e i servizi inesistenti a vessare le esangui famiglie siciliane. Non bastavano, per gli imprenditori, le carenti infrastrutture che non permettono loro di essere competitivi con il resto d’Italia. Non bastava a tantissimi cittadini che vivono in quell’inferno in terra, che è il Triangolo della Morte (Melilli-Priolo-Augusta), morire tra i veleni per un tozzo di pane.
No, non bastava. Gli abitanti dell’Isola, infatti, a fronte di una capacità di raffinazione pari a oltre 40 milioni di tonnellate (il 40% dell’intera capacità italiana), non hanno alcuna agevolazione sul prezzo della benzina. Anzi, talvolta la pagano più salata di quanto sia al di là dello Stretto. “Cornuti e vastuniati”, si direbbe da Catania a Palermo. Il danno e la beffa, per chi avesse scarsa confidenza con il dialetto siculo. L’Antitrust, interpellata dalla stessa Regione, ha raccomandato di rimuovere le norme di 40 anni fa, ma tutto tace. (continua)