PALERMO – Mario Milone, neoassessore al Territorio ed Ambiente della Regione siciliana, risponde sulle principali questioni “calde” che attanagliano l’Isola: dai termovalorizzatori all’inquinamento delle grandi industrie.
Il presidente Lombardo pare abbia “scaricato” i termovalorizzatori per i dissociatori molecolari. Milone, invierà dei suoi collaboratori, dove sono già a regime questi impianti , affinché se ne capisca pienamente le potenzialità?
“Sappiamo che i dissociatori molecolari sono impianti molto moderni che utilizzano dei processi chimici la pirolisi e la gassificazione. Alla fine del processo rimangono delle ceneri inerti nella percentuale del 5% rispetto al volume iniziale da smaltire in discarica, gli altri inquinanti prodotti dalla gassificazione vengono filtrati e trattenuti da vari sistemi a secco e ad umido per evitare che rimangano nel gas finale. Quindi, oltre al vantaggio di un corretto smaltimento dei rifiuti , c’è anche una valorizzazione di quest’ultimi, con conseguente recupero energetico. Ma certamente bisognerà ulteriormente approfondire la materia perché non sappiamo molto, al momento, sugli eventuali svantaggi che questi impianti potranno portare all’ambiente".
La gara dei termovalorizzatori è andata deserta. Alcune associazioni ambientaliste hanno avviato un contenzioso al Tar, poiché hanno il sospetto che le precedenti ditte si riaggiudicheranno gli appalti. Che opinione si è fatto di questa vicenda?
“Nessuna opinione fantasiosa. Mi piace confrontarmi con la realtà. Se in maniera legale saranno le ditte del primo bando a riaggiudicarsi gli appalti, non vedo al momento alcuna stranezza".
Sorbello ha pubblicamente dichiarato che nel distretto siracusano, tranne la Shell, tutte le altre industrie pesanti non hanno intenzione di bonificare. Converge sull’ipotesi paventata dal sindaco di Melilli?
“Se le norme regionali e nazionali prevedono che le industrie che inquinano devono provvedere a bonificare, lo devono fare. I provvedimenti di legge sono conseguenti per chiunque non ottemperi a quanto prescritto da leggi, e regolamenti”.
A che punto è l’iter legislativo dell’istituendo Parco dei Sicani?
“Ho già incontrato i rappresentati regionali delle associazioni ambientaliste. Sono stati messi sul tavolo le esigenze, i suggerimenti, le richieste che, dopo una valutazione con gli uffici, saranno accolte in uno spirito di collaborazione costruttiva. è mia intenzione avviare una collaborazione e interlocuzione più estesa con le forze produttive, imprenditoriali e scolastiche che afferiscono al territorio del nuovo Parco, nell’ottica di creare tutte le sinergie che mettano in risalto le vocazioni naturali del comprensorio. L’auspicio è di arrivare entro l’autunno all’istituzione formale del Parco dei Monti Sicani”.