Ai nostri giorni, il corteggiamento permane in altre forme, ma è ugualmente usato dall’uomo e dalla donna. Anzi, fra i giovani ventenni, esso si è trasformato in richieste esplicite di fronte alle quali i ragazzi si sentono intimoriti. Non è un caso che l’uso del viagra si è diffuso fra di loro.
Vi sono donne a cui piace il corteggiamento, se è fatto in maniera sagace e discreto, ed altre che lo rifiutano. Ma, parimenti, vi sono uomini che lo gradiscono. In entrambi i casi conta l’eleganza, la cultura con cui esso è proposto ed il savoir faire.
In altri casi, il corteggiamento è un comportamento subdolo perché, attraverso meccanismi psicologici tendenti a captare la benevolenza, si vogliono raggiungere altri scopi. è difficile classificare in modo univoco un comportamento di tal fatta. Però, la sua analisi deve far capire tutto quello che c’è sotto.
Una cosa è essere gentili, cortesi, avere un’attenzione in quanto tali, altra cosa è utilizzare quanto scrivevamo per raggiungere lo scopo della conquista. Si tratta di una sottile linea di demarcazione che non sempre è evidente, ma che spesso fa confondere le idee perché non si sa bene cosa ci sia di qua o di là di essa.
Non è un caso che nei nostri giorni è aumentato cospicuamente il numero di convivenze rispetto ai matrimoni. I giovani hanno la saggezza di capire che è meglio provare a stare insieme con tutti i pregi e i difetti. Solo dopo, verificati questi dati, pensano a stabilizzarsi o a dividersi.
Dalla analisi che scriviamo si comprende come il corteggiamento sia un comportamento inutile e spesso dannoso. Se infatti nasconde un secondo fine, cioè il lato B, non è corretto, se invece è franco, di esso non v’è bisogno. Dirsi le cose senza preamboli è indispensabile per la serenità dei rapporti stessi.
Quanto scriviamo non sembri una questione di lana caprina. Esso deriva dall’osservazione della società a livello mondiale che fanno gli studiosi dei rapporti fra persone.
Ognuno ha il diritto di formarsi la propria opinione e quindi si può essere d’accordo o meno. Ma tutti dovremmo concordare che alla base dei rapporti vi debba essere il rispetto del prossimo, per evitare che la propria indispensabile libertà vìoli quella degli altri.