Decreto Crescita, nuove misure per il mercato immobiliare

PALERMO – La Legge n. 134/2012 (di conversione del D.L. n. 83/2012) per favorire la crescita dell’economia italiana, ha introdotto interessanti disposizioni, tra le quali particolare rilevanza assumono quelle finalizzate al rilancio del settore immobiliare.
Oltre alla proroga, per il primo semestre 2013, dell’agevolazione per gli interventi di riqualificazione energetica, si evidenzia l’innalzamento dei limiti di fruizione dell’agevolazione spettante per le ristrutturazioni edilizie: la percentuale di detrazione Irpef passa, infatti, dal 36% al 50% e il limite massimo di spesa agevolabile da euro 48.000 a euro 96.000. Per quanto concerne la disciplina Iva applicabile alle locazioni e cessioni di fabbricati, si è intervenuti con il ripristino del regime di imponibilità per le operazioni aventi ad oggetto nuove costruzioni: tale misura, ritenuta necessaria nell’attuale momento di grave crisi del settore edile, intende innovare il regime previgente (introdotto dal D.L. n. 223/2006), che penalizzava in modo particolare le imprese costruttrici che non sempre riescono a vendere gli immobili abitativi nei cinque anni dalla data di ultimazione dei lavori di costruzione, trovandosi così nella necessità di effettuare le cessioni dei predetti immobili in regime di esenzione Iva.
Ne derivava l’impossibilità di considerare detraibile l’Iva assolta sugli acquisti dei beni e servizi correlati all’attività di costruzione degli immobili e trasformava la predetta imposta in un costo aggiuntivo per il costruttore. Allo stesso modo, la medesima imposizione si verificava nell’ipotesi di concessione in locazione degli immobili abitativi rimasti invenduti, atteso il regime di esenzione Iva che caratterizzava anche tale operazione.

Franz Donati
collegio dei professionisti di Veroconsumo