Finiani e lista Fava restano fuori dall’Ars

Palermo – Nella corsa alla Presidenza della Regione, che alle elezioni del 28 ottobre ha coinvolto dieci candidati, cinque nel pomeriggio di ieri a scrutinio ancora in corso si attestavano sotto o intorno all’1%: Gaspare Sturzo di Italiani liberi e forti, Giacomo di Leo del Partito comunista dei lavoratori, Cateno De Luca di Rivoluzione siciliana e Lucia Pinsone del Movimento Volontari italiani. Mariano Ferro, del Movimento dei Forconi, si attestava quasi al 2%.
Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che ha candidato Giancarlo Cancelleri, terzo posto in corsa alla Presidenza, sarebbe il primo partito dell’Assemblea regionale siciliana con 14 seggi.
E secondo i dati provvisori, diffusi dal Dipartimento regionale Autonomie locali, riferiti ad un riepilogo di seggi da attribuire nei collegi provinciali (3.619 sezioni scrutinate su 5308 sezioni), non entrerebbero in Parlamento, per non avere superato lo sbarramento del 5%, i Finiani, la lista Fava che contiene al suo interno Sel, Federazione della Sinistra e Verdi, seguita da Italia dei valori, dal Movimento dei Forconi, da Rivoluzione Siciliana e da altri che hanno ottenuto una percentuale al di sotto dell’1%. Questi gli altri dati riferiti al riparto dei seggi: Partito democratico-Crocetta Presidente (14), Cantiere popolare (5), Grande Sud Micciché (4), Popolo della Libertà-Musumeci Presidente (14), Movimento politico Crocetta Presidente (5); nello Musumeci Presidente (4); Partito dei siciliani-Mpa (9); Udc Unione di centro (11).