Ancora scosse nelle Marche. Si valuta come aiutare gli sfollati

MACERATA – è stata segnata dal susseguirsi di un centinaio di scosse, la più forte di magnitudo 3.5 alle 4:13, vicino Ussita, la seconda notte da sfollati per i circa 4 mila terremotati della provincia di Macerata, sistemati in strutture provvisorie, palazzetti dello sport e qualche tenda. Alcuni gruppi sono già stati trasferiti negli alberghi della costa, come gli sfollati di Visso. “Non si può affrontare l’inverno nelle tende”, ha ripetuto ieri anche il premier Matteo Renzi a Camerino per visitare i luoghi e gli abitanti delle zone colpite. “Il terremoto ci sta mettendo a dura prova ma l’Italia c’è, non lascia soli i cittadini, siamo più forti e ce la faremo”. Il problema però è che in tutta l’area del sisma ci sono tantissimi edifici inagibili, e non sarà facile trovare una sistemazione adeguata e di lunga durata per così tante persone. Chiuse fino al 31 ottobre numerose scuole, per verifiche e sopralluoghi. Una scossa forte è stata avvertita a Norcia mentre era in corso un vertice con i sindaci, la presidente della regione Marini, il commissario Errani e il capo della protezione civile Curcio. A Visso un primo pullman ha trasportato gli sfollati verso Civitanova Marche, secondo lo schema predisposto dalla protezione civile. “Sinora hanno aderito 120 persone – dice il sindaco Pazzaglini -, ma domani aumenteranno, qualcuno ha preferito rinviare la partenza a domani per organizzarsi meglio e stanotte dormirà presso parenti o amici, in paesi vicini”.