BRUXELLES (Belgio) – Dopo esser stato “investito” dalla presidente della commissione antimafia, Sonia Alfano, della responsabilità di gestire al meglio i fondi europei e di controllare la correttezza degli appalti, il nuovo presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta è stato anche presentato alla stampa martedì dal suo gruppo politico al Parlamento europeo, i Socialisti e democratici. “Il cambiamento della vita politica italiana – ha dichiarato martedì l’ex giornalista Rai David Sassoli, ora eurodeputato del Pd – parte dal Sud, dalla vittoria straordinaria di Rosario Crocetta. Il vento del cambiamento in Italia è iniziato”.
Questo vento del cambiamento è cavalcato anche dal deputato austriaco Hannes Swoboda, presidente del gruppo parlamentare di centrosinistra: “La sua vittoria – ha esordito in un ottimo italiano – è quella di tutto il gruppo S&D, è un’opportunità di cambiamento della Sicilia e dell’Italia. La lotta contro la mafia è stata la sua bandiera anche nel lavoro parlamentare, sarà la sua bandiera anche alla guida della Sicilia. Noi saremo al suo fianco”.
Quest’appoggio europeo servirà decisamente al nuovo governatore, che tuttavia rifiuta questo nome così come Franco Battiato ha rifiutato l’etichetta di assessore: “Ci tengo ad essere presidente più che governatore, perché vorrei cominciare a lanciare messaggi nuovi all’Europa”. E dall’Ue possono arrivare degli aiuti concreti: “Con l’autonomia della Regione e lo Statuto possiamo far valere la nostra posizione internazionale. Finora queste prerogative sono state usate per favorire mafia e corruzione, ora serviranno per il dialogo con l’Europa e per le rivendicazioni dei cittadini, che devono essere visti come cittadini modello, in modo da creare una regione a sette stelle. Bisogna rassicurare gli investitori europei per venire in Sicilia: può davvero diventare una California produttiva”. “Ma Crocetta è meglio di Scharzenegger!”: la battuta viene da Swoboda, che si sente rispondere dal nuovo presidente: “Sono l’anti-Schwarzenegger!”
La gestione dei fondi europei è già stata segnalata come una priorità e Crocetta ha quindi incontrato chi gestisce i fondi a Bruxelles. Ma il problema è che “non si riescono a spendere i fondi europei perché mancano i fondi per il cofinanziamento”, ha sottolineato il presidente, rendendo conto ai giornalisti anche delle prime misure per evitare sprechi: “Ho già attivato una manovra di spending review da 1 miliardo di euro, non toccando lo stato sociale. Ho attivato i fondi da dare ai precari, i soldi ai Comuni, tagliando le società e i privilegi inutili. Anche su questo c’è una gestione diversa della crisi da pare della sinistra. Il mio sarà un governo chiaramente rivolto all’ampliamento dello sviluppo e del lavoro, daremo la caccia agli sprechi e ai parassitismi, aumenteremo il rigore nei controlli antimafia”.