E quale può essere tale svolta? Semplice a dirsi, difficile a farsi. Tagliare 3,6 miliardi dal bilancio 2013 per finanziare le opere pubbliche e gli investimenti. Fra le opere pubbliche, assume primaria importanza il riassetto idrogeologico del territorio.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha affermato una banale verità: si spende più per riparare i danni degli eventi atmosferici che non quanto si spenderebbe prevenendoli. Ma nessuno dei cialtroni che ci ha governato in questi quarant’anni si è mai preoccupato di mettere in campo un piano per cucire tutto il territorio in una rete di sicurezza che impedisca frane, allagamenti, esondazioni e così via. Nel Piano, ovviamente, andavano inserite ferree norme urbanistiche, per impedire abusi e scempi che ne hanno rovinato grande parte.
Un altro versante su cui occorre indirizzare le risorse recuperate dal taglio della spesa improduttiva è la messa in sicurezza degli immobili contro il rischio dei terremoti. Nella pagina interna pubblichiamo il riepilogo delle norme legislative e delle norme tecniche vigenti per effettuare gli interventi antisismici negli immobili.
Il nostro lavoro consiste non solo nel fare la fotografia dell’esistente in tutti i versanti (economico, istituzionale, ambientale e così via), ma prospettare le soluzioni, caso per caso, problema per problema. E su questo modo propositivo di agire vorremmo che si misurassero tutti i rappresentanti delle Istituzioni, che, dopo avere ricevuto la bastonata del 28 ottobre, sono ammutoliti e terrorizzati.
Ricordiamo che i partiti tradizionali sono stati votati, nel loro insieme, da appena il 47 per cento dei siciliani aventi diritto al voto e lo stesso presidente Crocetta è stato eletto con neanche il 15 per cento dei predetti cittadini. Quindi il suo sforzo sarà ancora maggiore, perché dovrà interpretare il sentimento di quel 63 per cento dei siciliani che ha protestato vibratamente, non votando o votando schede bianche e nulle o votando per i grilletti.
I quali si sono messi sulla riva del fiume in attesa che passino i cadaveri dei partitocrati. Non prendono alcuna iniziativa, non accettano incarichi di responsabilità, non fanno alcuna proposta. Insomma, gente inutile per il Risorgimento della Sicilia. Ecco la ragione del simbolo Risorgimento Sicilia.