ROMA – Un impulso importante alla attività di prevenzione contro il terrorismo arriva anche dalla segnalazione di alcuni ‘indici spia’: informazioni che possono provenire da ospedali, centri di igiene mentale, scuole, centri anti-violenza sulle donne, che “possono cogliere atteggiamenti anomali, segnali di radicalizzazione, comportamenti ‘spia’ di una potenziale minaccia”. Lo ha detto il capo dell’Antiterrorismo Lamberto Giannini, intervenendo ad un convegno organizzato dal sindacato di polizia Silp Cgil.