Tagliare gli apparati significa tagliare la spesa improduttiva e inutile e fare emergere risorse da investire in supporto al sistema produttivo e per l’apertura dei cantieri di opere pubbliche, nonché per la ripresa di quell’importantissimo settore che è l’edilizia.
Ogni attività che produce ricchezza s’infrange nella pubblica amministrazione, la quale non funziona ed è immobilizzata non perché vi siano all’interno cattivi dirigenti o dipendenti (costituiscono una minoranza), ma perché qualunque cosa si faccia, bene o male, o non si faccia, lo stipendio arriva comunque. Non c’è la necessaria connessione tra stipendi e servizi prodotti, né il raffronto tra obiettivi e risultati.
Nella Pa è sconosciuto il Piano aziendale che fonda nella sua prima sezione (programmazione) la fissazione degli obiettivi. Tutto questo, insieme alla cultura del favore, secondo cui molti dirigenti e dipendenti aspettano la telefonata di sollecito per fare camminare le pratiche ed emettere i provvedimenti amministrativi (o eventualmente negarli), crea una paralisi decisionale che però non è sanzionata.
La conseguenza è che vi sono dirigenti e dipendenti che fanno marciare le cose, perché vogliono essere in pace con la propria coscienza, umana e professionale, e altri che se ne infischiano altamente del servizio al cittadino.
È il modello organizzativo della pubblica amministrazione che deve cambiare radicalmente. Le piante organiche non hanno nessun collegamento con le mansioni da svolgere perché a monte di esse non vi è il Piano aziendale. Con esso, prima vanno fissati i servizi, nelle diverse tipologie, per qualità e quantità, e solo dopo individuate le figure professionali necessarie per la produzione dei servizi medesimi.
In atto, invece, è affidata alla discrezionalità dei dirigenti, sobillati dai sindacati conservatori, la determinazione delle piante organiche. Nessuno tra essi, da noi interpellati, ci ha mai saputo spiegare le motivazioni in base alle quali vi sono tot dipendenti e tot dirigenti. Perché essi non sanno a quali obiettivi debbono puntare.
Sulla riforma della pubblica ammnistrazione e sulla semplificazione delle procedure amministrative, hanno battuto il cranio tanti ministri della Funzione pubblica in questi 20 anni, di Destra e di Sinistra. Gente senza attributi mentali che farebbe bene a togliersi dai piedi anziché concionare.