Trapani – Una croce sulla Tia fino al 2009

TRAPANI – Dopo anni di carte bollate, ricorsi dei cittadini contro la Tariffa d’igiene ambientale, e varie sentenze della commissione tributaria provinciale – che hanno accolto i ricorsi dei cittadini – alla fine la ‘Belice Ambiente S.p.A.’ ha gettato la spugna.
 
È di questi giorni, infatti, la notizia ufficiale che la società in Liquidazione – che ha gestito la raccolta dei rifiuti in 11 dei 24 comuni della provincia di Trapani – nei prossimi giorni emetterà un avviso di pagamento (una sorta di conguaglio) per la riscossione della Tariffa di Igiene Ambientale, riferito agli anni 2007, 2008, 2009. “Si avverte – si legge nel comunicato stampa emesso dall’Ato Trapani 2 in fase di liquidazione – che la società ha provveduto ad annullare in autotutela gli avvisi di accertamento per gli anni 2005, 2006, 2007 e le cartelle esattoriali TIA 2007, determinando così l’immediata cessazione della materia del contendere negli eventuali ricorsi presentati dinanzi la Commissione Tributaria Provinciale o Giudice di Pace”.
Se non è una resa totale poco ci manca. La questione, negli anni passati, ha coinvolto centinaia di cittadini che si sono ribellati – attraverso singoli ricorsi presentati innanzi la Commissione tributaria provinciale – contro la decisione, illegittima, di stabilire le tariffe per il servizio di raccolta rifiuti, da parte della Belice Ambiente stessa. La normativa aveva sancito, invece, che a stabilire la Tia dovessero essere i singoli Consigli comunali.
“Per quanti hanno pagato le cartelle e gli avvisi di accertamento annullati – spiega ulteriormente la nota – troveranno nella nuova bolletta, le somme rimborsate per compensazione. L’eventuale mancato recapito dell’avviso di pagamento, non costituisce diritto di esenzione – fanno sapere dalla Belice Ambiente – per cui si prega, nel caso di mancata ricezione, di chiedere copia della bolletta alla società. Le modifiche all’avviso di pagamento devono essere richieste entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento dell’avviso stesso, a mezzo raccomandata (indirizzata alla Belice Ambiente S.p.A. in Liquidazione, sita nella zona Artigianale 91029 Santa Ninfa), pec (indirizzo beliceambiente@pec.it ), o via fax allo 0924-1860438”. C’è ancora da capire una cosa: il Consiglio comunale di Mazara, ha approvato la Tia solo dal 2010. Non è chiaro quale sorte toccherà ai 52 mila cittadini mazaresi.