Italia futuro e la Terza Repubblica

Palermo – Vogliono costruire la “normalità” con una nuova proposta politica. Un progetto che parte dall’etica e dalla responsabilità per creare riforme di “ispirazione democratica, popolare e liberale” in grado di rimettere in moto il Paese.
Da qui hanno preso il via, sabato a Palermo, gli incontri regionali promossi da Italia Futura Sicilia sul tema: “Cosa vogliono i siciliani dalla Terza repubblica e cosa sono disposti a fare”.
L’evento segue la convention nazionale del movimento “Verso la Terza Repubblica”, presentato a Roma da Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Italia Futura.
A Palermo erano presenti aderenti, simpatizzanti, imprenditori, universitari, professionisti e movimenti civici.
“Siamo qui per parlare di politica – ha detto Massimo Plescia, portavoce regionale di IF Sicilia – All’Italia servono ricostruttori dotati di coraggio, generosità, ed etica di appartenenza ad una comunità”. In Sicilia oggi si contano circa quattromila aderenti in 200 comuni. Plescia ha sottolineato “la cultura liberale del fare, il rispetto della legalità, la responsabilità civile”.
Tra i “simpatizzanti” sono intervenuti il rettore dell’università di Palermo, Roberto Lagalla, il presidente dei costruttori di Palermo, Giuseppe Di Giovanna e Gaspare Sturzo, già candidato alla presidenza della Regione.
Ha chiuso i lavori Ettore Artioli, tra i fondatori di If Sicilia. “Non abbiamo preclusione nei confronti dei partiti – ha affermato – vogliamo dare risposte ai cittadini coinvolgendo la società civile e il mondo del lavoro”. Artioli, tra i progetti, ha acceso i riflettori sul Mezzogiorno.